Raffiche di vento, superati i 110 chilometri orari in città

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Dopo le raffiche di vento che hanno interessato, ieri lunedì 7 febbraio, l’intera provincia e non solo giungono i dati che ne determinano la forza con cui si sono scagliati sul territorio. I danni causati, fortunatamente, non hanno fatto registrare vittime e feriti ma hanno lasciato una lunga scia di detriti e materiale da raccogliere e aree da ripulire. All’indomani dell’evento meteorologico, Arpav, ha diramato il bollettino con i picchi di intensità registrati. A Vicenza la potenza delle correnti d’aria ha raggiunto i 111 chilometri orari, a Recoaro Mille 99 km/h, a Gallio e Bassano rispettivamente 89 e 87, mentre a Barbarano Vicentino le raffiche hanno raggiunto “solo” 77 km/h.

L’Assessore all’Ambiente e alla Protezione Civile della Regione del VenetoGianpaolo Bottacin, commenta così: “Il vento che si sta attenuando in queste ore, ma che ieri soffiava particolarmente intensificato, sta fornendo un importante contributo allo stato di salute della nostra aria. Ieri, il nostro arco alpino è stato investito da un fronte freddo proveniente dal nord Europa. La perturbazione ha portato anche il Foehn (o Favonio) lungo i versanti meridionali: un vento di caduta che scende lungo il versante di una catena montuosa, asciutto e spesso accompagnato da rialzi termici e forti raffiche. Questi venti sono scesi anche nella pianura padana”.

I forti venti hanno interessato le montagne e diverse vallate e altopiani, sia dolomitici che prealpini. Successivamente si sono intensificati anche sulle zone pedemontane e sulla pianura, anche in questo caso con delle raffiche anche forti che hanno quantomeno ripulito l’aria rendendo il cielo molto limpido e l’aria secca. Da ieri sera si sono un po’ attenuati in pianura ma non sulle Dolomiti.

Si può affermare – ha concluso Bottacin – che ieri si sia registrata una giornata particolarmente degna di nota per quanto riguarda i venti: non solo per le intensità del vento raggiunte (in molti casi superiori ai 70 km/h e con diverse punte tra i 100 e i 130 km/h), ma anche per la sua diffusione sull’intero territorio regionale, dalle Dolomiti alla pianura meridionale”.