Ruba il fondo cassa nel negozio di scarpe per pagare il pusher creditore


La dipendenza dalla droga, dall’eroina in questo caso specifico, lo ha spinto a commettere un reato per poter saldare il debito con lo spacciatore. Un furto, ai danni di un negozio di scarpe, fingendosi un cliente interessato all’acquisto di nuove calzature, che ha fruttato i 150 euro necessari per far “star buono” il pusher che lo attendeva poco lontano, sempre in centro storico a Vicenza.
Il fatto di cronaca locale descritto nel report della Questura risale alla tarda mattina di ieri. Intorno alle 11 la chiamata segnalata dalla centrale operativa e ricevuta dalla commessa dell’esercizio commerciale, dopo essersi accorta del raggiro.
Dopo aver chiesto un paio di scarpe di taglia diversa da quelle provate, il finto cliente – una persona alquanto stravagante per le descrizione poi raccolta dall’equipaggio delle Volanti – avrebbe approfittato dell’assenza breve della donna per avventarsi sul registratore di cassa e asportare le banconote qui custodite. Al ritorno nello spazio vendita, la commessa non aveva più trovato né l’uomo né l’incasso giornaliero.
Fuggendo a piedi per le vie del centro, il ladruncolo non poteva aver percorso molta strada e infatti è stato intercettato poco dopo dalla “squadra” di Polizia di Stato inviata tra viale Roma e via Verdi, dove il sospettato è stato fermato. Gli abiti indossati, piuttosto eccentrici, hanno contribuito a individuarlo con facilità. Una volta di fronte agli operatori di polizia, egli ha ammesso di essere l’artefice del furto, pur lamentando di averlo compiuto per necessità di saldare il debito di droga.
Si tratta di un 56enne residente in città, vicentino con problemi noti di tossicodipendenza. In tasca, teneva poco meno di un grammo di eroina, considerata per uso personale e la quale è stato multato ma non denunciato, al contrario di quanto avvenuto in merito al reato predatorio commesso e di cui dovrà rispondere in sede di giustizia penale. La somma di 150 euro sparita dalla cassa non è stata recuperata. A dire del malvivente, in quanto subito consegnata allo spacciatore insistente che lo attendeva nei paraggi.