Saldi invernali, countdown agli sgoccioli: da sabato si faranno “affari” nella calza

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Incalzano i saldi invernali in vista delle calze della “Befana”, da riempire di dolciumi per i bambini e di prodotti dello shopping di fine stagione per i consumatori seriali. Il countdown in Veneto è ormai agli sgoccioli: da sabato 5 gennaio la corsa ai ribassi sarà aperta per la gioia dei commercianti ma anche dei clienti. Con il brusco calo delle temperature che, secondo Confcommercio Vicenza, favorirà lo svuotamento dagli scaffali dei capi invernali. Gli sconti “non sospetti”, come da prassi, saranno quelli che si aggirano dal 20% al 50% dall’etichetta originale. La spesa media prevista? Circa 325 euro a famiglia e 140 euro pro capite, secondo l’ufficio studi dell’associazione nazionale. Con un vademecum di regole da rispettare e consigli utili.

Conto alla rovescia a -2, insomma, su per giù come indica colonnina del termometro in questi giorni. Lontani nella memoria i tempi per nulla remoti del black friday, non resta che gettarsi, da dopodomani, in centro – storico o centro commerciale che sia – per fiutare gli “affari” migliori o a portata di portafoglio. Soprattutto per i venditori, chiamati a riprendersi da una stagione finora non del tutto soddisfacente secondo l’associazione berica di categoria. “Da qualche anno a questa parte i ‘saldi’ si giocano nei primi weekend – spiega Ernesto Boschiero -, quando si nota una corsa all’acquisto dei capi che i clienti hanno tenuto d’occhio a dicembre. La spesa è sempre meno legata all’emozione del momento e più ponderata e informata. Tanto più se, con un inverno che mantiene temperature rigide, in molti saranno orientati ad acquistare prodotti più costosi come i capispalla, magari rinnovando questa parte del guardaroba”.

I saldi, dunque, possono rappresentare un invito ai clienti per tornare a spendere e
allo stesso tempo un’opportunità per i commercianti di cercare di recuperare un
trimestre non particolarmente brillante: “per molti negozianti, anche se non per tutti,
le vendite natalizie hanno salvato il mese di dicembre – conferma il direttore -, ma si veniva da un ottobre e novembre abbastanza negativi. Chiaro allora che i saldi oltre ad essere graditi dai consumatori, aiuteranno gli incassi dei punti vendita”.

Le previsioni paiono orientate alla stabilità per questo esordio dei saldi 2019 ma, scontrini alla mano, i conti si faranno a fine febbraio.

LE REGOLE DEI SALDI

Merce in saldo. Gli articoli in saldo devono inoltre essere fisicamente ben distinti e quindi separati in modo chiaro ed inequivocabile da quelli posti in vendita a condizioni ordinarie.
Prezzi. Obbligatorio esporre la merce in saldo – sia in vetrina che all’interno del negozio – con l’indicazione della percentuale di sconto applicata, prezzo normale di vendita e il prezzo scontato.

Pubblicità. I messaggi pubblicitari relativi alle vendite straordinarie devono essere  presentati graficamente in modo non ingannevole per il consumatore.

Cambi. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente
lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia
danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della
riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso in cui ciò risulti impossibile o
eccessivamente oneroso, la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo pagato.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante
qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.

GLOSSARIO DEI SALDI

Vendita di fine stagione (i cosiddetti “saldi”) – Riguarda i prodotti di carattere stagionale o di moda suscettibili di notevole deprezzamento, se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Vendite promozionali – Sono effettuate dall’esercente al fine promuovere la vendita alcuni o tutti i prodotti della gamma merceologica, applicando sconti e ribassi sul prezzo ordinario di vendita. Ogni anno si possono svolgere un numero indefinito di vendite promozionali. Possono essere svolte in qualsiasi periodo dell’anno, ad eccezione del periodo
antecedente all’inizio delle vendite di fine stagione, individuato in 30 giorni. Tale
divieto non si applica ai prodotti non aventi carattere di stagionalità.

Vendite di liquidazione – Qui il fine consiste nell’esaurire tutte le proprie merci, in particolari momenti di vita della propria impresa:
• cessazione dell’attività;
• trasferimento in gestione o cessione in proprietà d’azienda;
• trasferimento dell’azienda in altro locale;
• trasformazione o rinnovo locali.
Possono essere realizzate in qualsiasi periodo dell’anno, per la durata massima di ciascun periodo di 6 settimane.