Tema sicurezza a Vicenza, Ierardi (FDI) risponde alle critiche: “Da quale pulpito arriva la predica”

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Dopo la “tirata d’orecchie” di Giacomo Possamai, consigliere regionale in forza al PD che criticava la sicurezza di Vicenza in merito agli episodi di aggressione avvenuti in centro storico, non tarda ad arrivare la risposta dell’attuale amministrazione comunale.

A gran voce l’Assessore Mattia Ierardi intende portare le proprie ragioni in un tema che lui stesso definisce di principale importanza e su cui ripone la propria fiducia per quanto fatto finora. Non solo ma chiede al Consigliere regionale Giacomo Possamai di osservare da vicino com’è l’attuale situazione.

Accusare di immobilismo -dichiara Mattia Ierardi –una Giunta Comunale davanti a fatti che accadono prevalentemente dopo la mezzanotte, quindi, dopo la fine dell’ultimo turno di servizio della Polizia Locale, è decisamente fuori luogo ed inappropriato, ancor più se a dichiararlo è un esponente del Partito Democratico che è il primo responsabile politico della situazione attuale.

Non è proprio il PD -prosegue Ierardi – con le sue folli politiche migratorie, la prima causa della presenza sul territorio di immigrati, in gran parte irregolari e criminali? Invece di attaccare l’amministrazione Rucco, perché non interroga i propri esponenti di Governo che impiegano le forze dell’ordine, che sempre risultano in sofferenza numerica, per i controlli sul Green Pass sminuendone il ruolo importantissimo anziché supportarli e rafforzarli per presidiare il territorio?

Inutile – conclude Ierardi –citare le classifiche dei giornali, che tra l’altro dimostrano che per le competenze della Polizia Locale, i dati sono positivi. Le azioni messe in campo in questi anni si sono dimostrate efficaci nella lotta alla microcriminalità con tanto di riconoscimenti ufficiali e premi ricevuti. I proclami vengono fatti sulle aree di competenza ed i risultati sono arrivati, ma in questo caso la competenza è del Governo e purtroppo. Non si vede nessun miglioramento. Quindi, invito il Consigliere ad alzare sì la voce, a lamentarsi giustamente ed a criticare aspramente, con il suo partito ed i suoi esponenti di Governo”