Furto sacrilego al cimitero di Marola: profanate le tombe per rubare gli ori dei defunti

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E’ stata agghiacciante la scena che si è trovava davanti una donna di Marola – frazione di Torri di Quartesolo – quando che mercoledì mattina si è recata in cimitero: ha scorti infatti due tombe aperte, con fiori rovesciati e bare profanate. Il tutto sarebbe servito, secondo le primi ipotesi di indagine dei carabinieri di Torri, per sottrarre i preziosi indossati dai defunti.

Il furto sacrilego è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì: ad essere prese di mira son state le tombe di due persone di origine sinti: un uomo e una donna morti più di dieci anni fa. Il valore di quanto rubato non è stato ancora quantificato.

I ladri hanno prima divelto i lastroni di marmo che chiudevano i loculi, quindi hanno estratto le bare, spostato una parte del coperchio e aperta – probabilmente con forbici da lamiera, la cassa in zinco, sottraendo quindi i monili in oro con cui è usanza seppellire i morti nella cultura sinti. Un decina di sinti, residenti in zona, si sono ritrovati davanti al cimitero sgomenti: ai giornalisti presenti hanno raccontato di ritenere possa trattarsi di un banda specializzata in questo tipo di furti. I carabinieri hanno avviato un’indagine per violazione di sepolcro e danneggiamenti.