Violenza sessuale ai piedi di Monte Berico prima di Natale, arrestato a Roma il presunto stupratore

Una stanza in un carcere (immagine d'archivio)

Un 25enne di origini africane, cittadino della Guinea, si trova in stato di arresto nel carcere romani del Regina Coeli su dopo l’ordine di cattura spiccato dalla Procura di Vicenza, accusato duna violenza sessuale su una donna, finita in pronto soccorso nella notte tra il 22 e 23 dicembre scorso. Quella notte, dopo la segnalazione da parte dei sanitari in Questura, furono le Volanti di polizia di Stato ad avviare le indagini che a distanza di oltre 4 mesi hanno chiuso il cerchio introno a N.D.M., nato nel 1999, con le sole sue iniziali rese note.

La ragazza era effettivamente rimasta vittima di un abuso violento, come accertato subito, e dopo aver raccolto la sua testimonianza i poliziotti vicentini iniziarono una vera e propria caccia allo stupratore, andando prima di tutto ad effettuare un sopralluogo sul luogo dove era avvenuta la violenza. Vale a dire ai piedi di Monte Berico, nei pressi della pista ciclabile
tra le scalinata e la zona della Valletta del silenzio.

Ad aggredirla era stato una persona sconosciuta, di giovane età e di pelle scura, secondo quanto riferito agli inquirenti, fornendo altri dettagli preziosi ad esempio sul vestiario he lo stesso soggetto indossava, costringendola ad un rapporto sessuale completo dopo un breve inseguimento a piedi, chiaramente contro volontà. Antefatto dell’episodio, il fatto che la ragazza si trovasse da sola dopo essere uscita da un locale del capoluogo berico dopo la lite con il proprio fidanzato. Forse, l’aggressore, l’aveva seguita sin da quel momento per poi approfittare dell’area isolata per sorprenderla e immobilizzarla, abusando di lei.

Riuscita a fuggire approfittando di un attimo di distrazione del malintenzionato, la giovane si è poi rivolta a dei familiari che l’avevano raggiunta nelle vicinanze di Monte Berio e poi trasportata subito in pronto soccorso. Gli abiti indossati dall’uomo e l’indicazione del luogo preciso dove si era l’atto spregevole hanno consentito ai poliziotti di individuare un potenziale sospetto in pochi minuti, poi condotto in Questura. Mancando la flagranza di reato e quindi prove certe, il 25enne fu poi rilasciato ma le indagini non si conclusero, anzi, arrivando all’emissione dell’ordinanza da parte di un giudice berico, resa esecutiva dagli operatori di un commissariato di Roma.

Il profilo genetico esaminato in laboratorio, risultato compatibile con il dna del sospetto, questo e altri riscontri accurati della polizia scientifica e le ciabatte estive indossate in pieno inverno sono stati gli elementi decisivi nell’attribuzione di responsabilità piena nei confronti del giovane, nel frattempo sparito da Vicenza. L’africano si trovava in un centro per il rimpatrio della capitale per altri reati. Sempre lui era stato il responsabile sempre nei giorni invernali di fine 2023 di un’aggressione di alcuni operatori sanitari nel piazzale della sede del 118 a Vicenza. Ma anche di altri reati minori, fino alla sua cattura dopo che si era introdotto in un’abitazione privata, sorpreso dagli agenti.