Tempesta Vaia del 2018, “piovono” 450 mila euro per i danni al parco termale di Recoaro

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Una delle tante immagini dell'autunno 2018, con le montagne venete assediate dal maltempo (archivio)

Quasi mezzo milione di euro è stato destinato al territorio di Recoaro Terme, per far fronte a distanza di tre anni ai danneggiamenti patiti a causa della tempesta Vaia. Un nubifragio aggravato da raffiche di vento di portata inedita per intensità che, nel Vicentino, non ha provocato schianti di alberi e dissesti assortiti solo sull’Altopiano di Asiago, ma anche sulle Piccole Dolomiti e in particolare sopra la “Conca di Smeraldo” recoarese, coinvolgendo il parco termale.

La somma stanziata dal Governo, attraverso l’ordinanza firmata dal Commissario della Protezione civile incaricato ad hoc a suo tempo, è stata definita in 450 mila euro. A darne notizia in anteprima è la Regione Veneto, attraverso alcuni portavoce della Giunta.

“E’ stata accolta la nostra richiesta di risarcimento danni – afferma l’assessore regionale al Patrimonio, Francesco Calzavara, per gli eccezionali eventi meteorologici che nel 2018 hanno colpito anche Recoaro Terme. Ringrazio il Commissario delegato Ugo Soragni per lo stanziamento di un contributo che ci permette di avviare il ripristino dell’area che circonda il complesso termale, colpito assieme alla montagna veneta dagli effetti devastanti della tempesta Vaia. Si tratta di un finanziamento importante perché tre anni fa anche le fonti centrali del compendio hanno subito gravi danni e situazioni di dissesto idrogeologico che richiedono opere di manutenzione specifiche”.

Risorse utili e subito da investire per mitigare gli effetti di quei giorni di maltempo senza precedenti, una calamità che seppure in misura minore rispetto altre zone montane ha lasciato ferite profonde anche su boschi e foreste sulle Piccole Dolomiti. “Dopo Vaia la situazione a Recoaro si è aggravata anche a causa delle forti pendenze dei versanti e dell’insufficiente regimazione delle acque di scolo – specifica Calzavara -. I sopralluoghi effettuati dal personale della Direzione regionale Difesa del Suolo, dai geologi esterni, dal Genio Civile di Vicenza, nonché da Veneto Agricoltura, hanno rilevato la necessità di avviare con tempestività diversi interventi che possano prevenire situazioni di pericolo. Infatti, oltre alla valorizzazione di un bene regionale che ha riportato delle ferite importanti, dobbiamo garantire e preservare la sicurezza di coloro che frequentano il parco termale”.

Tra le priorità decise dell’amministrazione rientrano la difesa fitosanitaria da infestazioni parassitarie, il ripristino del suolo e del sottosuolo per evitare deterioramenti più gravi e la verifica dei danni sull’ambiente naturale che possono alterare l’equilibrio dell’ecosistema. “Grazie anche a queste risorse possiamo investire sullo sviluppo sociale ed economico di Recoaro – continua l’Assessore -, per dare impulso a questo percorso di rilancio che garantisca una ripartenza della stagione termale, con la riapertura del parco a partire già dai primi mesi del 2022”. Nello specifico la Regione sta lavorando al nuovo bando, che sarà pubblicato a breve, una concessione finalizzata all’affidamento pluriennale delle fonti per il loro utilizzo a scopo idropinico. Non sono escluse anche altre ipotesi, che riguardano un possibile utilizzo di parte del compendio per finalità tipicamente sanitarie oltre ad altri progetti che prevedono l’utilizzo di ‘fondi per i comuni di confine’. Questo perché sono noti a tutti i benefici delle cure termali che da sempre hanno reso famosa Recoaro Terme”.