La Conferenza dei Sindaci promuove (quasi) a pieni voti l’Ulss 7. Ma rimangono dei nodi da sciogliere

In primo piano,da sinistra, i sindaci di Zané (Berti), Thiene (Casarotto) e Santorso (Balzi). Foto archivio

I sindaci dell’Altovicentino nelle scorse settimane hanno espresso il proprio giudizio “collettivo” sull’operato e in particolare sulla qualità e l’efficacia dei servizi sociosanitari offerti da Ulss 7 Pedemontana, nel corso della Conferenza periodica in seno al Distretto 2 per l’area Schio-Thiene e limitrofi con punto focale il funzionamento dell’ospedale di Santorso.

L’azienda pubblica locale è stata “promossa” con una valutazione di 19,5 su 20 punti (relativamente all’anno 2021) raccogliendo di fatto quasi un’unanimità di consensi da parte dei primi cittadini delegati di paesi e cittadine presenti, nonostante le criticità note e spesso emerse all’ordine del giorno anche sulla stampa locale.

A venire premiato, però, è stato lo sforzo riscontrato da parte degli organi di gestione dell’Ulss 7, in particolare in tema di investimenti, come spiegato nel dettaglio da Franco Balzi, sindaco di Santorso e presidente e portavoce della Conferenza. “Va sottolineato come la valutazione richiesta, pur facendo formalmente riferimento all’ambito sociosanitario – è la premessa commento del portavoce -, porti abitualmente i sindaci ad esprimere una considerazione più ampia e complessiva delle attività in capo all’azienda sanitaria.

Nel concordarla si è certamente posta l’attenzione alle carenze importanti segnalate, a partire da quelle sulla medicina del territorio, sull’attività del call center, sui tempi di attesa delle prenotazioni, sulla carenza delle figure professionali, per arrivare a quelle riportate nei settori della disabilità, dei minori e della salute mentale. Pur tuttavia, è stata attentamente considerata l’evoluzione della situazione generale, ed in particolare quella dell’ospedale di Santorso, che evidenzia importanti segnali di ripresa e di investimento sul suo futuro e lo pone in una posizione decisamente diversa da quella degli ultimi anni.

Da sinistra: il direttore sanitario Antonio Di Caprio e il direttore generale Ulss 7 Carlo Bramezza

Nell’ultima riunione del Comitato i sindaci del territorio hanno preso atto di questa positiva evoluzione, con la presentazione da parte della Direzione e dei nuovi primari dell’attività di rilancio del nosocomio. Pur con l’irrisolto problema legato alla carenza di medici, molti sono i passi in avanti realizzati in questi ultimi mesi, a partire dall’attivazione del servizio di emodinamica h/24 e del rilancio di alcuni reparti quali l’ortopedia, che tanto aveva sofferto fino a poco tempo fa. Consapevoli di altre situazioni di criticità ancora irrisolte, in buona parte determinate dalle passate politiche generali di “tagli”, i cui effetti si sono accentuati nel corso della pandemia, i sindaci dell’Altovicentino hanno registrato la ferma volontà della Direzione di affrontarle e risolverle”.

In altre parole, come rileva Balzi la  valutazione complessiva espressa in questa occasione, dopo le critiche e a volte le polemiche del passato recente, intendono stavolta dare un chiaro segnale di apprezzamento e di fiducia per il lavoro svolto dal direttore generale Carlo Bramezza e dagli altri dirigenti, tenendo presenti le difficoltà connaturate all’epidemia di Covid-19 che hanno caratterizzato anche l’anno 2021.