“Operazione Cavallino”, smantellata banda votata al riciclaggio di Ferrari incidentate


Auto di lusso che fanno gola, e che riempiono le tasche anche dei malintenzionati, abili a rimetterle in sesto dopo gravi incidenti stradali come fossero nuove, ma avidi nel lucrare oltremisura spacciando poi le fuoriserie per bolidi appena usciti dalle fabbriche. A Vicenza il quartier generale di un quartetto di “furbetti”, trafficanti di veicoli venduti anche all’estero facendo “carte false” per guadagnare centinaia di migliaia di euro.
Nelle prime ore della mattinata odierna, la Polizia di Stato ha eseguito varie perquisizioni domiciliari e personali tra Costabissara, Vicenza, Castegnero e Padova. Quattro persone sono finite nel mirino della Procura della Repubblica di Vicenza, ritenute a vario titolo responsabili di concorso in riciclaggio e frode in commercio.
L’indagine, condotta dagli agenti della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Vicenza e coordinata dalla Procura, ha portato alla luce un complesso e ramificato sistema, attivo da tempo. Tre degli indagati avrebbero acquistato auto Ferrari incidentate o danneggiate, le avrebbero riparate e successivamente rivendute in Italia e all’estero come se non avessero mai subito sinistri.
Gli accertamenti hanno rivelato che gli indagati, in concorso tra loro e con ruoli distinti, si sarebbero anche illecitamente appropriati di ricambi originali Ferrari, sottratti direttamente dalla linea di produzione della casa madre. Questi pezzi sarebbero stati poi utilizzati per sostituire componenti su Ferrari incidentate o danneggiate, ostacolando così la ricostruzione della provenienza illecita dei veicoli e, al contempo, evitando la revisione straordinaria prevista per legge.
Un sistema criminale ben oliato verrebbe da dire visto l’argomento e che, oltre a generare profitti illeciti, comprometteva la trasparenza e la sicurezza nel mercato delle auto di lusso. Si attendono altri elementi in merito all’inchiesta dopo il blitz di stamattina, corredato da immagini delle vetture “implicate, loro malgradi, negli affari sporchi dei quattro soggetti dei quali non sono state fornite per ora indicazioni riguardo identità personale e provenienza.
La notizia sarà aggiornata alla luce di ulteriori dettagli sull’operazione