Droga assortita e uccellini protetti “sbucano” nelle perquisizioni in casa di tre giovani

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Due mezzi d'ordinanza del 112 e Carabinieri Forestali

Ecstasy, marjuana, hashish da una parte, 260 esemplari di uccelli non cacciabili e 6 mila euro in contanti dall’altro. E’ questo il “bottino” che diventerà in sede di giudizio fonte di prove di colpevolezza a carico di tre maladensi, sottoposti a perquisizioni personali e domiciliari giovedì 19 giugno. Oltre che denunciati dai Carabinieri della stazione di Malo al termine dei blitz coordinati e collegati a una recente indagine sulla rete di microcriminalità legata allo spaccio di sostanze vietate in Altovicentino.

Nominativi non resi noti dal comando provinciale per il momento, ma ciò che è ben noto è invece l’affare di droga in cui il terzetto di giovani è implicato. Le indagini, avviate nei mesi scorsi dopo il sequestro di piccole quantità di droga a consumatori locali, hanno permesso ai militari di individuare i tre giovani tra Malo e comuni limitrofi, sospettati di aver ceduto stupefacenti. Dai contatti telefonici tra presunti spacciatori abituali e la loro clientela si è riuscito a ricostruire il “passamano” ora incriminato.

La mattina del 19 giugno, supportati da altri reparti della Compagnia di Schio e dal Nucleo Cinofili di Torreglia, i Carabinieri hanno eseguito le perquisizioni disposte dalla Procura di Vicenza. L’operazione ha permesso di sequestrare complessivamente circa 60 grammi di marijuana, 60 di hashish e un grammo di ecstasy. Oltre al denaro contante per 6 mila euro come sopra accennato, ritenuti provento dell’attività di spaccio, trovati e portati via negli scatoloni sigillati anche dei a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Un risvolto del tutto inatteso, inoltre, si è avuto durante una delle perquisizioni, dove i militari hanno rinvenuto circa 260 esemplari di aviofauna non cacciabile. Uccellini destinati alle tavole oppure alla vendita nel mercato nero. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Forestale di Schio, che hanno proceduto al deferimento del detentore per violazioni della legge sulla caccia.

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