Nel 33 esimo anniversario della strage di via D’Amelio, Mattarella: “Segno indelebile nella storia italiana”


Oggi è il 33° anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i poliziotti della scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. Tutto il mondo della politica ricorda la figura del magistrato antimafia, morto nel 1992 dopo l’esplosione di un’auto imbottita di tritolo. “La strage ha impresso un segno indelebile nella storia italiana”, eppure “la democrazia è stata più forte. Gli assassini e i loro mandanti sono stati sconfitti e condannati”, afferma il capo dello Stato Sergio Mattarella.
Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, su X, omaggia Borsellino, e scrive: “un uomo che ha sacrificato la sua vita per la verità, per la giustizia, per l’Italia”. La stessa ha sottolineato come questo ricordo sarà portato avanti ogni giorno.
“In omaggio alla sua memoria e al suo sacrificio, alla Camera dei deputati, abbiamo esposto la borsa che il magistrato portava con sé anche il giorno della strage. Nel cuore dell’istituzione, quella borsa è un simbolo concreto del suo ricordo che vive nei valori che Borsellino ha rappresentato”. Lo afferma il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
“Via D’Amelio ferita aperta nella memoria ma anche un luogo simbolico in cui si rinnova la volontà di non arrendersi all’indifferenza. Il sacrificio di Borsellino e dei suoi agenti continua ad interrogarci chiedendoci coerenza, coraggio e responsabilità”. Così il presidente del Senato, La Russa.