Resina nelle serrature degli stabili comunali. Si stringe il cerchio intorno ai responsabili

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Che si sia trattato di una ripicca o di un improbabile gesto intimidatorio, e che fosse rivolto al sindaco di Malo o all’istituzione dell’ente locale nel suo complesso, il gesto compiuto da uno sconosciuto probabilmente non rimarrà impunito. A una settimana dall’incomprensibile blitz, che risale a venerdì scorso, ancora ci si chiede cosa possa aver indotto a un atto tanto assurdo con modalità da “sabotaggio“. Più porte rese inservibili dopo aver spalmato della resina artificiale sui buchi delle serrature che, di fatto, hanno bloccato il meccanismo di apertura rendo gli infissi inutilizzabili.

E creando più di un grattacapo in Comune, poi comunque risolto. Parrebbe da escludersi la matrice vandalica o la volontà “bonaria” di fare uno scherzo fuori stagione, negli ambienti comunali si pensa perlopiù a qualche soggetto con un sassolino dalla scopra da togliersi, e direttamente “gettato” contro l’istituzione pubblica. Presi di mira ufficio anagrafe, ingresso dell’edificio che ospita la polizia locale e gli uffici preposti all’urbanistica.

Il tutto, a quanto pare, ma in attesa di conferme ufficiali, sotto gli occhi di una telecamera di videosorveglianza. O comunque in prossimità di uno degli occhi elettronici installati nel centro maladense, utile per dare un volto definito e di conseguenza un’identità al reo di un atto che nessuno ha preso alla leggera nella cittadina altovicentina. Men che meno gli agenti della polizia intercomunale incaricati di procedere con l’indagine e individuare al più presto il responsabile: per capirne le ragioni, certo, ma soprattutto per rivalersi dei danni subiti dalla collettività e avviarlo di fronte a un giudice del Tribunale di Vicenza.

Per il momento e fino alla conclusione degli accertamenti investigativi, nessuno può dare certezze in merito al fastidioso episodio, ma più di qualcuno lascia intendere che l’attesa non sarà poi così lunga. “Non si tratta solo di un danno materiale – aveva dichiarato il primo cittadino maladense, come facile immaginare assai infastidito dalla vicenda -. È un attacco al senso civico, al rispetto delle istituzioni. Un gesto vile che va condannato con fermezza!”

Da sinistra: il comandate della polizia provinciale Gianluigi Mazzucco e il vicepresidente della Provincia Moreno Marsetti

L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.

Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.