Sperimentazione al via: senso di marcia invertito in via Verdi dal 1° settembre

Foto da Google

Rivoluzione in vista a Schio per una strada-cerniera come via Verdi, che collega il quartiere di Santa Croce col centro storico di Schio. Dal settembre, infatti, parte una sperimentazione viabilistica che che prevede l’inversione del senso di marcia.

La giunta comunale ha approvato, infatti, l’avvio, dal 1° settembre al 31 dicembre, di un test e la modifica sarà accompagnata da una campagna di rilevamento del traffico su via Verdi e sulle vie limitrofe. L’intervento risponde a una situazione nota e dibattuta da tempo: via Verdi viene da anni utilizzata infatti (impropriamente) come scorciatoia per raggiungere il centro storico, nonostante il divieto di transito ai non residenti in vigore dal 2010 e successivamente ampliato con ulteriori ordinanze nel 2011 e 2013.

Il controllo effettivo sul rispetto di tale divieto, però, ritiene l’amministrazione comunale, è troppo complesso e i dati rilevati di recente dai sistemi di monitoraggio del traffico – nel maggio 2025 – parlano chiaro: oltre mille veicoli al giorno, di cui circa il 70% supera il limite dei 30 chilometri orari previsti per la zona, in linea con i dati registrati già nel 2024.
“La situazione di via Verdi è da tempo oggetto di attenzione – spiega l’assessore alla mobilità, Alessandro Maculan –. Abbiamo analizzato diverse soluzioni, alcune anche discusse in sede pubblica e in consiglio comunale che prevedono diversi assetti della viabilità e che conducono a costi e disagi di diverso impatto, Ciascuna di queste soluzioni presenta criticità o ricadute negative, sia per la fluidità del traffico che per la fruibilità commerciale e residenziale del centro”.

“Partiamo dalla soluzione più semplice – aggiunge quindi Maculan -, immediatamente praticabile e sostenibile economicamente per valutare, nel caso ve ne fosse il bisogno, gli opportuni correttivi o le modifiche necessarie in base agli esiti della sperimentazione. L’ipotesi dell’inversione del senso unico è quella che, in questa fase, risulta infatti la più realistica e misurabile. Non equivale per forza alla soluzione definitiva, ma rappresenta un passo per verificare quanto il cambiamento incida realmente nella riduzione dei flussi non autorizzati migliorando la vivibilità della zona”.
Il senso di marcia verrà quindi invertito: si entrerà da via Manin/via San Gaetano e si uscirà verso via della Pozza, rendendo di fatto impossibile l’utilizzo di via Verdi come scorciatoia per raggiungere il centro storico. La sperimentazione permetterà di misurare anche di valutare le ricadute sul traffico delle vie circostanti. Loperazione avverrà con la collaborazione e l’ausilio del Consiglio di Quartiere Centro, che ha condiviso l’opportunità di testare l’inversione come prima risposta, parziale ma concreta, alla situazione in essere.

“Siamo consapevoli – aggiunge Maculan – che ogni cambiamento nella viabilità comporta inevitabilmente qualche disagio, soprattutto all’inizio. Ma lo scopo è quello di raccogliere dati oggettivi e valutare con trasparenza e metodo se l’inversione produce benefici reali, maggiori quindi delle attuali criticità. Anche l’ascolto dei residenti continuerà ad essere parte del processo di valutazione, anche grazie al ruolo assunto dal Consiglio di Quartiere, già dimostratosi prezioso ed efficace in precedenti situazioni complesse e che hanno portato a soluzioni viabilistiche efficaci in altre zone del centro città”.

Nel periodo della sperimentazione sarà attivo un nuovo rilevamento veicolare per confrontare i flussi di traffico prima e dopo l’inversione, non solo su via Verdi, ma anche su strade come via San Gaetano, via Cavour e via Porta di Sotto, già oggetto di monitoraggio in passato. E al termine della sperimentazione, i dati raccolti e le osservazioni pervenute verranno valutate e confrontate per stabilire la funzionalità della modifica, capire se si dimostri sufficiente o se sarà necessario implementare ulteriori soluzioni, sempre nell’ottica di migliorare l’accessibilità al centro e la vivibilità delle aree residenziali.

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