Giulio e Mattia, i 17enni morti nell’incidente, erano compagni di scuola e di banco


La morte di due adolescenti figli della vallata del Chiampo ha tolto a più famiglie dell’Ovest vicentino ha tolto ogni motivo di sorriso e di festa nel lungo week end di Ferragosto. Giulio e Mattia, coetanei per anno di nascita e amici per la pelle, erano anche compagni di scuola. Condividendo i banchi in aula uno a fianco dell’altro, nello stabile di Valdagno che ospite la sezione del Liceo Artistico Boccioni.
Così vicini uno all’altro anche la sera del 15 agosto nel terribile schianto tra la motocicletta sui cui si stavano muovendo verso Montorso – dove viveva con la famiglia Mattia Cardascia, 17 anni da compiere – e un’automobile Golf Volkswagen. Un impatto frontale, con due moto coinvolte, delle cinque che si trovavano in strada alle 22 circa lungo la Sp31 Valdichiampo. A morire, il giorno dopo, in seguito alle lesioni mortali riportate, prima Mattia (16 anni) e poi nel tardo pomeriggio di sabato anche Giulio Pizzolato, 17 compiuti.
Un terzo ragazzo vicentino, componente della compagnia di amici, è stato ricoverato nel vicino polo medico arzignanese “Cazzavillan”, in codice giallo. Per lui le cure in degenza e poi un periodo di riabilitazione per la guarigione dalle ferite fisiche. Per quelle da portarsi dentro, per lui e gli altri adolescenti direttamente coinvolti nel drammatico schianto della sera Ferragosto a Montorso, invece, risulta impossibile stilare una prognosi. L’affetto di chi rimane e il supporto qualificato degli specialisti della psiche saranno richiesti in loro aiuto.
Tornando alle due vittime, è emerso solo all’indomani che si trattava di compagni di classe, sempre insieme nel corso dell’anno scolastico. Due anni di condivisione quotidiana di studio ma anche di divertimento e confidenze, partendo di prima mattina dopo la sveglia presto dalla valle del Chiampo e diretti a quella dell’Agno. Impossibile separarsi, d’estate, visto il legame di amicizia rafforzato e la compagnia comune di amici. Mattia, arzignanese come il compagno, si era trasferito a Montorso da qualche tempo con la famiglia (il papà di origini pugliesi), mentre Giulio vive nel quartiere di San Bortolo e giocava a basket nella squadra della città, che lo ricorda a cuore afflitto. Poi il dolore degli altri compagni di classe, e non di meno degli insegnanti. “Mattia e Giulio ci hanno lasciato – scrive sul profilo personale la preside dei licei valdagnesi, Maria Cristina Benetti -. Ci stringiamo alle loro famiglie e con affetto partecipiamo al dolore straziante per due giovani vite spezzate da un destino avverso. Non riesco ad accettare una tragedia del genere. Cari Giulio e Mattia, siate i nostri angeli, e date la forza ai vostri genitori!”
Due centri abitati vicini a una manciata di chilometri, due punti neri in questi giorni in cui il lutto più inaspettato e profondo si è presentato senza alcun preavviso, stravolgendo l’estate di chiunque abbia conosciuto, apprezzato, amato Giulio e Mattia. Per il loro saluto si dovrà attendere con ogni probabilità il fine settimana o forse oltre, vista l’inchiesta attivata nelle sedi della Procura a Vicenza e la necessità di acquisire ogni elemento utile per far chiarezza e accertare le responsabilità, esami autoptici eventuali compresi. Intanto rimane agli arresti domiciliari l’investitore, un 50enne del luogo, per il quale l’omicidio stradale costituisce ora un capo d’imputazione duplice.
Dolore su dolore dopo l’incidente di Ferragosto. Sono due i ragazzi morti
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