Pfas nella cava Vianelle? Guzzonato chiede chiarimenti e provvedimenti ad Arpav

Il sindaco di Marano Vicentino, Marco Guzzonato

Il sindaco di Marano Vicentino, Marco Guzzonato, vuole chiarimenti da Arpav relativamente ai materiali di scavo del tunnel Spv di Malo finiti nella Cava Vianelle, dato che l’Arpav stessa aveva comunicato il rinvenimento di una tipologia di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nelle acque di dilavamento del tunnel.

Il primo cittadino maranense ha indirizzato in questi giorni, infatti, una lettera ad Arpav ribadendo la preoccupazione dell’amministrazione comunale per la situazione, segnalata dalla stessa agenzia regionale con comunicazione del 21 maggio scorso, e relativa al rinvenimento di Pfba non solo nei presso della galleria di Malo, ma anche nei pozzi dei siti dove erano stati conferite terre e rocce provenienti da quegli scavi. Fra cui, appunto, la Cava Vianelle di Marano Vicentino.

La lettera del sindaco, che ne riprende una precedente di inizio luglio, offre tutta la collaborazione possibile per tutelare la salute e il territorio, e chiede di conoscere l’esito degli ulteriori approfondimenti che Arpav aveva annunciato nella sua comunicazione. Guzzonato scrive: “In qualità di Sindaco del Comune di Marano Vicentino, mi rivolgo nuovamente al vostro ufficio per conoscere lo stato degli ulteriori approfondimenti” sull’inquinamento in questione. “Soprattutto, vorrei sapere quali contromisure e azioni risolutive sono state programmate per risolvere la contaminazione ed eliminare il fattore inquinante accertato”.

L’ingresso della Cava Vianelle a Marano Vicentino

“Con la presente – continua la lettera del Sindaco –, manifesto anche la forte preoccupazione dell’amministrazione comunale per l’attuale situazione, e rilevo l’urgente necessità che le amministrazioni comunali siano messe al corrente – con tutta la popolazione – del fatto che il materiale contaminato da Pfas proveniente dal cantiere Spv sia stato conferito in diversi siti della Provincia, con il concreto rischio che l’acqua della falda sia interessata in modo rilevante dalla presenza di Pfas, i cui quantitativi andranno accertati. Questo potenziale inquinamento potrebbe determinare conseguenze sulla vita quotidiana e sul futuro del territorio e delle persone”. Se l’acqua potabile che esce dal nostro rubinetto oggi è monitorata e sicura, come garantito da Viacqua, altrettanto non possiamo dire per quella presente in falda, e questo mette a rischio nel prossimo futuro la qualità e sicurezza di questa risorsa per ampie zone del territorio provinciale e non”.

Da sempre l’attuale amministrazione di Marano Vicentino si è battuta per la difesa e tutela della falda acquifera e delle altre risorse e beni comuni: “Pensiamo che solo un serio e trasparente lavoro sinergico delle istituzioni possa garantire che questa azione continui a garantire la salute e il benessere della cittadinanza e del nostro ambiente, in un’ottica di sostenibilità e responsabilità – aggiunge Guzzonato –. Riteniamo inoltre non più prorogabile una messa al bando totale della produzione dei Pfba, e in particolare tutte le forze politiche vicentine dovrebbero farsi promotrici di una iniziativa a livello nazionale per agire rapidamente in tal senso”.

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