Campi Flegrei, sciame sismico e paura per una scossa di magnitudo 4


Trema la terra ai Campi Flegrei dove una scossa di terremoto di magnitudo 4 è stata registrata alle 4:55 di oggi, lunedì 1 settembre. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma ha avuto ipocentro a meno di un chilometro di profondità ed epicentro vicino Pozzuoli.
Si tratta della scossa più forte registrata dall’inizio di una nuova sequenza sismica in corso da domenica nella zona, che finora conta almeno 40 eventi sismici di cui 23 nella giornata appena iniziata.
Nessun danno. È quanto dichiarato, finora, dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha subito preso in mano la situazione convocando il Centro coordinamento soccorsi e confermando che non ci sono stati danni a persone o cose. Intanto è noto che domenica pomeriggio erano state registrate due scosse di terremoto, entrambe di magnitudo 3.3. La prima alle 16.10 seguita da una replica alle 16.36. Secondo quanto rende noto l’Ingv, l’epicentro è stato particolarmente vicino alla crosta terrestre: un solo km di profondità per il primo terremoto, due chilometri per il secondo. Una terza scossa di magnitudo 2.7 è stata poi registrata alle 16:38.
Gli scenari. Cosa accadrà in futuro non è noto. Ma come spiegato dall’Ingv, a causare il sollevamento del suolo e la sismicità nella zona è la forte risalita di gas e un aumento della pressione nelle acque che si trovano in profondità. Da millenni l’area dei Campi Flegrei è caratterizzata da un’intensa attività sismica e a testimoniarlo sono i tanti periodi di sismicità e sollevamenti del terreno, come nel 1969-72, nel 1982-84, e ora con una nuova fase iniziata nel 2005. Dunque, cosa accadrà? La migliore ipotesi è che la crisi del bradisismo in corso termini, come era accaduto nel 1983-84; il peggiore è un’eruzione simile a quella del 1538.