Guerra a Gaza, dopo il dietrofront è ripartita da Barcellona la Global Sumud Flotilla


Dopo il dietrofront forzato a causa del maltempo la Global Sumud Flotilla è ripartita da Barcellona alla volta di Gaza. A bordo di circa 20 navi, si contano oltre 300 attivisti tra i quali anche Greta Thunberg.
L’iniziativa di solidarietà, supportata da migliaia di volontari, ha come obiettivo quello di portare aiuti umanitari a Gaza, sfidando il blocco israeliano, che ha già intercettato in acque internazionali numerose spedizioni a Gaza. Ma la missione più grande di sempre che prevede la partecipazione di 44 paesi mira soprattutto a smuovere le coscienze e a riaccendere i riflettori su un “genocidio che deve finire”, si legge in una nota.
La missione, dopo essere partita alle 15 di domenica 31 agosto, è dovuta rientrare nella notte in porto, a causa delle piogge e del vento forte che ha sferzato la costa del nordest della Spagna. “A causa delle condizioni meteorologiche pericolose, abbiamo effettuato una prova in mare e poi siamo tornati in porto per far passare il temporale”, era stato comunicato in una nota in cui si annunciava che le imbarcazioni dirette verso Gaza erano rientrate nel porto di Barcellona. “Ciò ha comportato un ritardo nella nostra partenza per evitare di correre rischi con le barche più piccole”, si leggeva ancora nella nota.
“Priorità alla sicurezza delle barche”, hanno spiegato gli organizzatori della missione umanitaria. “Affrontando venti superiori ai 30 nodi e conoscendo la natura imprevedibile del Mediterraneo, abbiamo preso questa decisione per dare priorità alla sicurezza e al benessere di tutti i partecipanti e per proteggere il successo della nostra missione”.
Saif Abukeshek: Israele tratta i membri della spedizione “come terroristi per giustificare i suoi crimini”. Il coordinatore della Global Sumud Flotilla, commenta così le ultime dichiarazioni di Itamar Ben Gvir, che ha presentato una proposta al governo di Netanyahu per inasprire le contromisure all’arrivo della flotta umanitaria, tra cui considerare “terroristi” gli attivisti a bordo. “Israele inserisce nella categoria di terroristi tutti i palestinesi, che abbiano un giorno di vita o 100 anni”, ha aggiunto Abukeshek, “Questa è la politica di Israele per giustificare i crimini che vuole commettere”, ha poi dichiarato all’agenzia Europa Press. Il coordinatore della missione ha quindi tenuto a precisare che l’intera azione umanitaria è legale, come tutto il materiale e gli aiuti che trasporta e le persone imbarcate hanno sottoscritto principi di non violenza e ricevuto formazione in questo senso.
Il sindaco di Genova Silvia Salis ha inviato una lettera al ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani manifestando “particolare preoccupazione” proprio per le ultime dichiarazioni di Itamar Ben-Gvir, ministro della Sicurezza nazionale del governo israeliano, che esorta a trattare i volontari della Global Sumud Flotilla, in tutto e per tutto alla stregua di terroristi. La sindaca rivolge un “sentito appello” a Tajani per “monitorare con la massima attenzione la missione dei nostri concittadini, facendo sentire la vicinanza e l’appoggio delle istituzioni in una iniziativa di così alto valore”.