Bar chiuso 15 giorni dopo l’aggressione: riscontrate problematiche di ordine pubblico


I Carabinieri della stazione di Malo, su ordine della Questura di Vicenza, hanno notificato ieri un provvedimento imperativo di sospensione della licenza di apertura al titolare di un esercizio pubblico locale. Sarà valido da ieri e per 15 giorni, imponendo le saracinesche abbassate. Si tratta di un bar della cittadina altovicentina, scenario non nuovo per analoghi episodi “al limite” come viene specificato nel report del comando provinciale dell’Arma.
Le motivazioni risiedono nella turbativa all’ordine pubblico arrecate alla comunità di Malo, in particolare con riferimento recente a un’aggressione a un cliente certificata dai militari e avvenuta lo scorso 21 agosto. Il gestore del bar non aveva allertato le forze dell’ordine, di fatto nascondendo un fatto illecito, facendo scattare l’applicazione delle norme contenute nell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps).
I Carabinieri, in quell’occasione – si trattava di un giovedì sera estivo – erano intervenuti d’urgenza nel locale non specificato nel comunicato per un’aggressione violenta, durante la quale due persone avevano picchiato un terzo soggetto, lasciando sul posto un coltello poi posto sotto sequestro. Della persona fatta oggetto di violenza, nel frattempo, si erano perse le tracce.
Come confermano i militari dipendenti dalla Compagnia di Schio, nel corso del tempo lo stesso locale pubblico era diventato un punto di ritrovo per soggetti con precedenti di polizia. Motivo per cui veniva posto sotto sorveglianza. Già nel 2023, durante un controllo con unità cinofile antidroga, all’interno era stata fermata una persona in possesso di stupefacenti, poi denunciata per spaccio.