Addio a Diane Keaton: l’icona del cinema americano aveva 79 anni

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Addio a Diane Keaton. L’attrice americana, produttrice, regista, fotografa e arredatrice d’interni, quattro volte candidata all’Oscar, è scomparsa all’età di 79 anni. A comunicare la notizia il sito americano People, ma le cause del decesso non sono state rese note e e la famiglia ha chiesto massimo riserbo. Musa di Woody Allen, di cui fu anche compagna, fu protagonista di una grande carriera cinematografica, da “Io e Annie” a “Il Padrino”. Lascia due figli: Dexter, 29 anni, e Duke, 25.

Diane Hall, questo il suo vero nome, era nata a Los Angeles nel 1946, la maggiore di quattro figli, il padre ingegnere civile e la madre casalinga. Iniziò a recitare al liceo, dopo aver visto la madre vincere in un concorso locale per casalinghe denominato “Mrs. Los Angeles”: in particolare, fu la teatralità dell’evento a colpirla. Fu Katharine Hepburn la sua grande ispirazione. Salita alla ribalta negli anni Settanta grazie al ruolo nella saga de ‘Il Padrino’, Keaton ha conquistato l’Oscar nel 1978 proprio per la sua interpretazione di Annie Hall (“Io e Annie” ), personaggio che portava il suo vero cognome e il nome con cui Woody Allen l’ha sempre chiamata.

La carriera da attrice. I suoi esordi furono a teatro, poi l’esordio al cinema nel 1970. Ottenne la sua prima parte di rilievo interpretando nel ’72 Kay Adams, la moglie di Michael Corleone (alias Al Pacino) nel capolavoro di Francis Ford Coppola “Il padrino”, prendendo parte anche agli altri due film della trilogia: “Il padrino – Parte II” (1974) e “Il padrino – Parte III” (1990). La vera svolta a Hollywood arriva però grazie al lungo sodalizio artistico con Woody Allen, iniziato con “Provaci ancora, Sam” nel 1972. Nel 1978 arriva l’Oscar come miglior attrice protagonista per “Io e Annie”, per cui vinse anche un Golden Globe e un Bafta.

Gli altri film e le nomination agli Oscar. Tra gli Anni ’70 e ’90, tante le interpretazioni magistrali della Keaton: “In cerca di Mr. Goodbar” (1977) di Richard Brooks, “Spara alla luna” (1982) di Alan Parker e “Fuga d’inverno” (1984) di Gillian Armstrong. Nel 1978 Keaton lascia Allen e inizia una relazione con Warren Beatty, col quale nel 1981 gira “Reds”, che le frutta la seconda nomination all’Oscar della sua carriera come Miglior Attrice protagonista e il David di Donatello alla Miglior Attrice straniera. La terza nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista arriva nel 1997 con il film “La stanza di Marvin”, con un giovanissimo Leonardo Di Caprio. Nel 1996 assieme a Bette Midler e Goldie Hawn costituisce il terzetto di protagoniste della commedia “Il club delle prime mogli”, mentre nel 2003 ottiene grande successo nel ruolo di una dolce commediografa conquistata da un Jack Nicholson attempato playboy, nella squisita commedia “Tutto può succedere – Something’s Gotta Give”, per la quale si aggiudica la quarta candidatura all’Oscar, sempre come Miglior Attrice protagonista.