Conflitto russo ucraino, Lavrov: “Contrari a un cessate il fuoco immediato”


Il ministro russo degli Esteri russo Serghei Lavrov ha detto che la Russia è contraria a una cessazione immediato delle ostilità in Ucraina, affermando che nel vertice con Vladimir Putin in Alaska, anche il presidente Usa Donald Trump aveva sostenuto che “serve una pace duratura e sostenibile e non un immediato cessate il fuoco”. “Noi restiamo fedeli a questa formula, e io l’ho confermata ieri al segretario di Stato Usa Marco Rubio”, ha aggiunto Lavrov, citato dalla Tass. Lavrov ha detto che la Russia è contro un cessate il fuoco immediato in Ucraina perché ciò significherebbe “dimenticare le cause profonde di questo conflitto“. Una cessazione immediata dei combattimenti, inoltre, andrebbe contro gli “accordi raggiunti durante le lunghe trattative” fra Vladimir Putin e Donald Trump al vertice di Ferragosto in Alaska, aggiunte Lavrov, citato da Interfax.
In merito al secondo incontro tra i due presidenti, il viceministro Ryabkov ha invece sottolineato come gli Stati Ue e la Nato stiano lavorando “per ostacolare ogni cosa. Questo è l’unico obiettivo di tutta la politica dell’Ue. Sono la forza più distruttiva sulla scena internazionale. Non c’è da stupirsi che si dedichino a ogni tipo di sabotaggio”. Per Trump “l’Ucraina potrebbe ancora vincere, ma non credo ci riuscirà”. Il presidente americano ha poi spiegato di aver chiesto a Putin di fermare gli attacchi contro i civili ucraini. Intanto la Bulgaria, se verrà richiesto, si è detta pronta a fornire un corridoio aereo a Putin per raggiungere Budapest e incontrare Trump. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Sofia Georgiev.
Intanto in un join statement i vertici Ue, Volodymyr Zelensky e i leader di Gran Bretagna, Francia, Italia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Polonia e Germania dichiarano: “Siamo tutti uniti nel desiderio di una pace giusta e duratura, che il popolo ucraino merita. Sosteniamo con forza la posizione del presidente Trump secondo cui i combattimenti devono cessare immediatamente e l’attuale linea di contatto deve essere il punto di partenza dei negoziati. Rimaniamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza”.
Nel corso di questa settimana i vertici Ue e i leader della Coalizione dei Volenterosi si incontreranno per discutere su come andare avanti nel “supporto all’Ucraina”. Lo annunciano in una dichiarazione congiunta i vertici Ue, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader di Gran Bretagna, Francia, Italia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Polonia e Germania.