Inchiesta Pfas nelle gallerie Spv, Dorantani: “Gli ambientalisti lo dicevano da quattro anni”

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Si moltiplica nel vicentino la preoccupazione dopo la conclusione delle indagini della Procura di Vicenza (pm Cristina Carunchio) sulla presenza di Pfas nelle impermeabilizzazioni delle gallerie della Superstrada Pedemontana Veneta a Malo e Sant’Urbano di Montecchio Maggiore. 12 le persone indagate, tutte ai vertici o tecnici delle società Spv (gestore dell’arteria) e Sis (consorzio che l’ha costruita). Nelle acque superficiali e sotterranee di Montecchio Maggiore, Castelgomberto e Malo sarebbero finite fra il 2021 al 2024 concentrazioni elevate di Pfba, usata per accelerare l’impermeabilizzazione delle gallerie.

Secondo quanto riportato oggi da Il Giornale di Vicenza, al centro dei risultati delle indagini dei carabinieri il fatto che prima di costruire le gallerie della Pedemontana non era stata compiuta “una esaustiva e d approfondita analisi e verifica di conformità alla normativa ambientale” sull’uso di materiali che contenevano i Pfas, anche se i test preliminari erano indicati nel Capitolato d’appalto.

In prima linea a chiedere chiarimenti ci sono i sindaci dei Comuni interessati. Duro Davide Dorantani, primo cittadino di Castelgomberto: “Che dal cantiere della Spv vi fossero sversamenti di Pfas si sapeva dal 2021 ed è esattamente quello che da allora denunciano le associazioni ambientaliste. La Procura ha fatto bene il suo lavoro, ma il procedimento presenta delle criticità, dato che da allora ad oggi per quattro anni l’inquinamento sarebbe proseguito. Potremo anche costituirci parte civile, ma il problema è che qualsiasi ipotetico risarcimento non ripagherà eventuali danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Proprio dal 2021, dopo un episodio di inquinamento a Castelgomberto, furono individuati due pozzi non autorizzati che scaricavano acqua con grosse concentrazioni di Pfas dal cantiere Spv al canale Poscoletta. Furono immediatamente chiusi dopo un incontro in Provincia e Sis fu obbligata a dotarsi di un depuratore, che dopo la fine dei lavori si questo versante spostò su Malo”.

Per Silvio Parise, primo cittadino di Montecchio Maggiore, l’inchiesta conferma la fragilità del territorio. “Spero si sia trattato di un utilizzo inconsapevole, perché se fosse stato un uso voluto e consapevole sarebbe molto grave. Spero che le autorità facciano chiarezza al più presto”.

Per il sindaco di Malo, Moreno Marsetti è però importante rassicurare i cittadini: “I fatti contestati sono molto gravi, ma l’acqua che esce dai rubinetti, come verifica Viacqua, non presenta rischi, e così pure i pozzi controllati. Ora però serve una task force che coinvolga sindaci, Regione e Provincia”.

La reazione di Sis, la risposta di Guarda (Eeuropa Verde)
Intanto, però, da Regione e Provincia, chi governa non batte mezzo colpo e l’eurodeputata dei verdi, Cristina Guarda, si scaglia contro il gruppo Sis che ha costruito la Spv e a cui appartengono molto indagati. “Le schede tecniche dimostrano che i materiali utilizzati non hanno Pfas e la procura lo sa, per questo siamo stupiti ci sia un’indagine” ha dichiarato al Corriere del Veneto Pierluigi Ciaramella, avvocato torinese responsabile della difesa legale del gruppo. Una dichiarazione che stupisce l’eurodeputata veneta di Avs, ed ex consigliera regionale, Cristina Guarda: “Come mai allora la Regione, in seguito alle analisi di Arpav e dopo la mia interrogazione, ne chiese la sostituzione con un prodotto privo di perfluoroalchilici? I dati ufficiali di Arpav, trasmessi alla Regione Veneto già nel luglio 2021, parlano chiaro: il Pfba era stato rilevato negli scarichi del cantiere di Malo-Castelgomberto, con concentrazioni significative (17.700 ng/l). È su quelle evidenze che presentai la mia interrogazione in Consiglio regionale”. Prosegue Guarda: “Lo stesso concessionario dichiarava la presenza di Pfba a 263.000 ng/l nel prodotto ‘tal quale’. E infatti, la stessa Regione Veneto chiese di sostituire l’accelerante di presa Mapequick AF 1000 con un prodotto alternativo privo di Pfas e il concessionario comunicò di averlo sostituito con il MasterRoc SA 166”.

Abbattuto l’ultimo pezzo di galleria a Malo: Pedemontana pronta entro fine anno

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