Tennis: a Vienna approdano ai quarti Sinner, Berrettini e Musetti. Out Arnaldi

Bene anche Matteo Berrettini. Il romano che è apparso in un buon stato di forma, avanza verso i quarti dopo aver battuto il britannico Cameron Norrie, numero 35 del ranking, in tre set: 7-6, 6-7, 6-4 il punteggio finale, al termine di un match tirato e durato 3 ore e 18 minuti. Berrettini affronterà domani nei quarti l’australiano Alex De Minaur, che ha battuto l’austriaco Misolic con un doppio 6-4.
I precedenti. Si tratta del quinto confronto tra Berrettini e De Minaur: l’azzurro è in vantaggio per 3-1 nei precedenti e ha vinto gli ultimi due confronti diretti. L’ultimo proprio quest’anno sul cemento di Miami. L’unico trionfo del rivale risale al 2022.
Niente da fare, invece, per Matteo Arnaldi, che viene battuto senza troppi problemi da Alexander Zverev con il punteggio di 6-4, 6-4 in meno di un’ora e mezza di gioco. Ora il tedesco se la vedrà con l’olandese Tallon Griekspoor.
Le statistiche confermano la supremazia del tedesco: 62 punti contro i 50 dell’azzurro. Zverev ha mostrato il giusto cinismo nei momenti decisivi di entrambi i set, sfruttando due delle tre palle break avute a disposizione e annullando l’unica concessa all’italiano. A fare la differenza è la resa con la prima di servizio, con il teutonico che chiude con l’87% di punti vinti, mentre Arnaldi si attesta al 79%.
Lorenzo Musetti si aggiunge a Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Il toscano ha vinto il suo match serale contro l’argentino Tomas Martin Etcheverry per 6-3 6-4 dopo un’ora e trentatré minuti di gioco e adesso se la vedrà con il francese Corentin Moutet, che si è preso la rivincita contro il russo Daniil Medvedev (era stata la finale del torneo di Almaty della scorsa settimana).
Una vittoria sicuramente importante anche in ottima qualificazione alle Finals di Torino per il toscano, che è al decimo quarto di finale della sua stagione. Un’ottima prestazione di Musetti che ha chiuso con 7 ace e l’81% di punti vinti con la prima. Sono 22 i vincenti dell’azzurro contro i 18 di Etcheverry, che ha concluso con più errori non forzati (28 contro 17).