Acciaierie Valbruna, giornata-clou a Bolzano. La Provincia Autonoma decide sul bando

Giorno cruciale quella odierna per il destino delle Acciaierie Valbruna di Bolzano a cui sono legate le sorti dello stabilimento di Vicenza. Dopo il tavolo del 4 novembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy oggi infatti la Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano si riunisce per valutare come reagire alla possibile attivazione del Golden Power, ossia della possibilità per lo Stato di esercitare poteri speciali nei confronti di tutte le società che svolgono attività di rilevanza strategica (anche in relazione alla produzione di materiali destinati al comparto della difesa).
“L’istruttoria Golden Power ha confermato la piena strategicità dello stabilimento Acciaierie Valbruna di Bolzano, come il Mimit aveva sostenuto sin dall’inizio – aveva esordito a Roma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – e qualsiasi minaccia alla sua continuità produttiva potrebbe comportare l’esercizio dei poteri speciali da parte del Governo. Spetta ora alla Provincia autonoma di Bolzano prenderne atto e valutare ogni possibile soluzione compatibile con la strategicità dello stabilimento siderurgico”.
Una decisione che se è vero che riguarda diretta lo stabilimento altoatesino – a rischio chiusura dopo il bando europeo pubblicato dalla Provincia di Bolzano per assegnare la concessione pluridecennale dell’area su cui sorge –, tocca anche Vicenza, dato che qui l’azienda (che produce acciai speciali e superleghe) ha il suo quartier generale e che i due stabilimenti sono strettamente legati. In ballo, ci sono 1.800 posti di lavoro.
L’azienda e le organizzazioni sindacali avevano espresso le proprie preoccupazioni in merito all’impianto del bando di gara, invitando la Provincia di Bolzano a riconsiderare le proprie posizioni alla luce delle conclusioni dell’istruttoria sui poteri speciali. Alla luce di quanto emerso dal tavolo, le strutture tecniche del Mimit si erano impegnate a riconvocare le parti non appena saranno emersi nuovi sviluppi da parte della Provincia autonoma di Bolzano.
La posizione della Cisl
“Come Fim-Cisl Vicenza – afferma una nota sindacale – diciamo una cosa chiarissima: quella di oggi non è una riunione come le altre, perché si decide se un asset industriale strategico, con produzioni uniche e altissime competenze, rimane radicato nel nostro Paese oppure può diventare terreno di operazioni industriali che non danno nessuna garanzia su investimenti, continuità produttiva e lavoro per i 1.800 dipendenti di Valbruna. Acciaierie Valbruna è un patrimonio industriale nazionale e locale allo stesso tempo: anzitutto è produzione strategica, è inoltre occupazione diretta e indiretta in Veneto ed in Alto Adige e una filiera tecnologica che non può essere dispersa. Per questo l’uso del Golden Power è pienamente nelle condizioni previste dalla Legge: siamo davanti ad asset materiali e know-how immateriale che incidono sulla sicurezza industriale del Paese”.
Prosegue la nota: “Abbiamo dato disponibilità totale al confronto serio, costruttivo, trasparente. Ma confronto vero significa che prima si ferma l’operazione, si congelano e modificano atti e bandi e contemporaneamente si discute di piano industriale, produzione, investimenti, occupazione.
“Oggi non si decide ‘una pratica amministrativa’ – dichiara Maurizio Montini, segretario organizzativo Fim Vicenza – ma il destino industriale di una realtà simbolo. La Giunta Provinaciale di Bolzano ha nelle mani una leva vera per difendere il lavoro e il valore industriale italiano. È il momento delle scelte chiare”. L’invito alla politica è a non essere spettatrice: “un senso di responsabilità già dichiarato da Regione Veneto e Comune di Vicenza, con la mozione bipartisan presentata in Consiglio comunale. Chiediamo alla Giunta di Bolzano un atto di responsabilità istituzionale, interpretando l’azione della Golden Power, rivedendo la propria posizione a favore dell’occupazione e del polo strategico industriale. È la condizione per aprire un tavolo vero che tenga dentro tutti: Istituzioni, azienda, Organizzazioni sindacali e lavoratori”.
La “bussola” per le decisioni da prendere per la Cisl è semplice: continuità produttiva in Italia, così come più volte dichiarato dalla stessa proprietà delle Acciaierie Valbruna, piano industriale e investimenti reali e tutela dei posti di lavoro.
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