“Traditori del popolo”: Rizzo contro destra e sinistra, ecco la via sovranista per il Veneto

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Un messaggio che va oltre la semplice protesta, capace di insinuarsi trasversalmente tra i delusi della politica tradizionale. È questo il cuore della campagna elettorale itinerante di Marco Rizzo, candidato a Palazzo Balbi con Democrazia Sovrana Popolare, che ha scelto di partire dal Veneto con uno slogan che non lascia spazio a interpretazioni: “Fuori dall’Eurofollia. La dignità del Veneto contro i servi della globalizzazione selvaggia”.

Rizzo intercetta un sentimento diffuso, una stanchezza che attraversa gli schieramenti e si radica tra chi non si riconosce più nei partiti storici. Il suo progetto politico si propone come alternativa radicale, sovranista e popolare, con l’obiettivo dichiarato di restituire al Veneto una sovranità che, secondo lui, è stata svenduta a Bruxelles. “Il mio obiettivo è liberare il Veneto, renderlo realmente sovrano. Questa regione merita di essere affrancata, finalmente, da un’Unione Europea che è soltanto una macchina burocratica foriera di povertà, guerra, immigrazione forzata e incontrollata”, ha dichiarato Rizzo durante la presentazione del tour.

Nel suo intervento, il candidato non ha risparmiato attacchi durissimi alle istituzioni europee e ai leader politici nazionali, accusati di piegarsi ai diktat di Bruxelles e delle banche. “La Von Der Leyen è il kapò tedesco che guida la dittatura della globalizzazione, delle sanzioni e del riarmo imposta dall’UE contro i popoli e territori”, ha tuonato.
Tra le proposte concrete, Rizzo ha annunciato l’introduzione di uno statuto speciale per la Regione Veneto, la riduzione del 10% di ogni tassa per cinque anni, e un piano di rinascita della sanità e dello stato sociale. Centrale anche la difesa del paesaggio e dell’identità veneta, con un piano di manutenzione straordinaria del territorio affidato agli agricoltori e l’azzeramento dell’Imu sui terreni agricoli. “Sovranità è anche preservare il paesaggio storico, umano e naturale in cui ogni Veneto è cresciuto”, ha aggiunto, sottolineando la volontà di contrastare lo spopolamento delle aree montane e rurali e di opporsi all’installazione indiscriminata di pale eoliche e impianti fotovoltaici.

Un tour elettorale, il suo, accompagnato da figure simboliche come lo scrittore Mauro Corona, presente alla prima tappa dedicata al destino della montagna e delle identità, e Antonio Serena, con cui Rizzo dialoga sul tema “Destra e sinistra: due facce della stessa medaglia”, per costruire un sovranismo concreto, fuori dai confini dei partiti.
L’obiettivo dichiarato è quello di unire tutte le donne e gli uomini che vogliono lottare per la sovranità e la pace, superando le convenienze di schieramento e riportando al centro la voce dei territori. Un messaggio che, nel panorama politico attuale, punta a rompere gli schemi e a dare rappresentanza a chi si sente escluso dalle logiche di potere.

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