Trump firma la fine dello shutdown più lungo della storia Usa: “Non si ripeta più”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

43 giorni. Tanto è durato il più lungo shutdown della storia degli Stati Uniti, al quale ha posto ufficialmente fine Donald Trump firmando il provvedimento che sancisce la riapertura del governo Usa. La firma è arrivata  dopo il voto favorevole della Camera dei Rappresentanti – arrivato con 222 voti favorevoli e 209 contrari –  sul pacchetto già approvato dal Senato.  “Oggi stiamo inviando un chiaro messaggio, che non cederemo mai al ricatto”, ha detto il presidente alludendo ai suoi avversari democratici, prima di firmare il testo tra gli applausi dei funzionari eletti repubblicani riuniti intorno a lui nello Studio Ovale. Il tycoon ha poi ringraziato i dem – otto al senato e sei alla Camera – che hanno votato con i repubblicani.

“Questo non è il modo di governare un Paese. Spero che siamo tutti d’accordo sul fatto che il governo non dovrebbe mai più essere chiuso”, ha detto il leader della Casa Bianca in una trasmissione in diretta. E ha promesso di approvare una legge per porre fine alla possibilità dei politici di ricorrere all’ostruzionismo e ha detto che il governo federale “riprenderà ora le normali operazioni”.

Trump ha reiterato le sue accuse nei confronti del Partito democratico, attribuendo loro l’aver inflitto “enormi danni” al Paese, con la cancellazione di 20.000 voli, la privazione degli “stipendi” a “più di un milione di dipendenti governativi” e lasciando “milioni e milioni di americani in difficoltà” privi di sussidi alimentari.

Il provvedimento messo a punto, adesso, permette di finanziare il governo fino al 30 gennaio e di non includere l’estensione dei sussidi all’Obamacare, al centro della disputa che ha portato allo stop delle attività governative nel Paese. I democratici però non vogliono arretrare. Il leader dei liberal alla Camera, Hakeem Jeffries, ha infatti già confermato che la disputa non si fermerà.