Colloqui Ue-Usa e Ucraina a Ginevra. Meloni: “Non lavoriamo a una controproposta”

A Ginevra i colloqui Ue-Usa e Ucraina sulla proposta statunitense per la pace in Ucraina. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale a margine dei lavori del G20 in Sudafrica con il presidente della Turchia Erdogan, il quale annuncia che parlerà domani con il presidente russo Putin.

 L’Europa ha già pronta una controproposta al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla pace in Ucraina nella quale si esige di utilizzare gli asset congelati di Mosca per la ricostruzione dell’Ucraina e per risarcire Kiev, oltre a chiedere una garanzia di sicurezza da parte degli americani che rispecchi la clausola di difesa reciproca dell’articolo 5 della Nato. L’Europa respinge inoltre le richieste di Mosca sulla cessione del territorio non occupato a est. Lo riporta Bloomberg, spiegando che – secondo persone informate – la controproposta sarà presentata agli Stati Uniti nel corso dei colloqui a Ginevra.

No a una controproposta al piano di Donald Trump per risolvere il conflitto russo – ucraino, ma lavorare su quella che già c’è per arrivare alla pace: è questo il pensiero della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20. La premier a Johannesburg ha detto: “Ho trovato disponibilità da parte del presidente degli Stati Uniti Trump. Abbiamo avuto una telefonata abbastanza lunga anche con il presidente della Finlandia Stubb. Il lavoro dei nostri sherpa a Ginevra segue questo intendimento”.

Nello specifico la presidente del Consiglio ha dichiarato che ci sono nel piano americano alcuni punti che devono essere oggetto di discussione, come quelli sui territori, sul finanziamento della ricostruzione o sull’esercito ucraino. “Ci sono punti molto positivi, come le garanzie di sicurezza con il coinvolgimento degli Stati Uniti, una proposta che riprende una proposta italiana. Penso si possa fare un lavoro positivo, siamo tutti impegnati per arrivare a una proposta che serve per avere pace, un’Ucraina indipendente e sovrana e per la sicurezza dell’Europa. Penso che sarebbe una buona cosa, e ne abbiamo parlato nella telefonata con il presidente Trump, capire se si riesce a ottenere almeno cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche e civili che i russi continuano a bombardare. Anche i russi devono dare un segnale concreto di voler arrivare alla pace”.