Nuoto, trionfo azzurro agli Europei in vasca corta. Italia regina del medagliere

Italia storica nel nuoto, agli Europei in vasca corta di Lublino, in Polonia: gli azzurri vincono per la prima volta di sempre il medagliere di questa manifestazione con un totale di 9 ori, 5 argenti e 6 bronzi. Sorpassata l’Olanda la nazionale italiana non aveva mai vinto così tanti titoli, e fra gli ultimi spicca quello di Sara Curtis nei 50 dorso con il record Europeo.
Dopo quattro ori in cinque giorni (tre in staffetta oltre al titolo individuale di Ceccon), gli azzurri vincono quattro ori con Curtis, Cerasuolo, Quadarella e Razzetti e la staffetta mista uomini in una sola serata. A questi titoli si aggiungono i bronzi di Martinenghi, Gastaldi, Lazzari, la 4×50 mista donne e un altro argento sempre con la diciannovenne piemontese. Con lei le speranze per questa giornata diventano realtà già con la prima gara. Una straordinaria Sara Curtis non solo vince il suo primo titolo internazionale individuale ma diventa anche la prima italiana campionessa d’Europa nei 50 dorso e lo fa con un clamoroso record Europeo: 25’’49 a soli 19 anni quando già sembrava sensazionale il 25’’97 nuotato in batteria che le aveva permesso di diventare la prima italiana a rompere il muro dei 26 secondi in 25’’97.
Nell’omologa gara al maschile primo podio in carriera per il giovane lombardo Francesco Lazzari, che all’esordio in nazionale è terzo in 22’’77 lasciando al quarto posto l’altro azzurro Lorenzo Mora, bronzo uscente. I 50 rana donne orfani di Benedetta Pilato, ancora squalificata, sono vinti dall’estone Eneli Jefimova che segna anche il nuovo record dei campionati che apparteneva proprio all’azzurra. L’Italia si consola nella gara maschile: per la prima volta in questo campionato due azzurri sullo stesso podio. Simone Cerasuolo domina in 25’’67 e dimostra che il titolo mondiale in vasca lunga a Singapore non era affatto un caso. Il romagnolo voleva addirittura avvicinare il primato nazionale di Nicolò Martinenghi, comunque terzo.
Sara Curtis ha tentato di non commuoversi ascoltando l’inno d’Italia, perché scesa giù dal podio è andata direttamente a tuffarsi per la finale dei 50 stile. A vincere è la polacca padrona di casa Wasick, quest’anno già dominatrice in Coppa del Mondo. Ma l’azzurra è seconda ex aequo con la francese Gastaldello in 23’’41 ad appena due centesimi dal record italiano di Silvia Di Pietro realizzato in staffetta sempre a Lublino. La 32enne romana non si ripete nella finale individuale ma è comunque ai piedi del podio, quarta in 23’’70. È quinto invece Leonardo Deplano nella gara al maschile, ad appena 5 centesimi dall’argento.
Anita Gastaldi mette la ciliegina su un meraviglioso campionato europeo e galvanizzata da questa giornata italiana si lancia con coraggio nella finale dei 200 delfino che chiude con una sorprendente medaglia di bronzo con tanto di inaspettato record italiano in 2’04’’07 (migliore del 2’04’’20 di Ilaria Bianchi). Ottava l’altra azzurra Paola Borrelli.
Nei 200 delfino al maschile il primatista europeo Alberto Razzetti chiude al sesto posto ma l’impresa la compie appena quaranta minuti dopo con i 400 misti: parte forte a delfino, gestisce a dorso, poi a rana, e resistendo alla fatica a stile libero chiude nettamente primo in 3’58’’79 confermandosi campione Europeo della distanza.
Simona Quadarella non poteva chiudere senza una medaglia d’oro. Dopo due argenti con primati italiani nei 400 e 800 stile, tolti alle icone Pellegrini e Filippi nuota una gara in solitario per trionfare in scioltezza in 15’29’’93. La romana questa volta non migliora sé stessa ma raggiunge al titolo in vasca corta nei 1500 che paradossalmente non aveva mai vinto.