Ponte e code. Primo weekend di sci ed è già paralisi: “Impossibile vivere così”

Il lungo fine settimana dell’Immacolata, favorito dal calendario con il lunedì festivo, ha portato migliaia di turisti verso le località montane del Veneto e del Trentino. Le previsioni nazionali già segnalavano criticità soprattutto sabato 6 e lunedì 8 dicembre, con bollino rosso e nero su molte arterie. Nel Vicentino, queste stime si sono tradotte in una vera e propria paralisi della viabilità.

In particolare dal pomeriggio di lunedì, un interminabile flusso di veicoli ha iniziato la discesa dal Costo di Asiago, alimentato anche dal traffico proveniente dall’Altopiano dei Fiorentini e da Folgaria. La pressione ha saturato non solo la SP349, ma anche le strade secondarie. Emblematico il caso della strada del Ponte Pilo a Cogollo del Cengio, dove l’assenza del divieto di transito ai non residenti (attivo solo durante le festività natalizie) ha provocato code di oltre mezz’ora per percorrere meno di due chilometri. Non migliore la situazione a Piovene Rocchette, ai piedi del Summano. Qui, nonostante l’uso dei semafori intelligenti e l’intervento delle forze dell’ordine, il traffico ha invaso anche la viabilità interna, spesso in violazione dei divieti. I residenti hanno espresso malumori e contestazioni, segnalando come le misure tampone non bastino a fronteggiare un afflusso di tale portata.
La congestione ha avuto effetti anche sull’Altopiano. A Treschè Conca di Roana, tra gli altri, un proprietario di seconda casa ha denunciato: “Ore e ore di macchine ferme con code chilometriche: pensiamo davvero che poi qui l’aria da respirare sia così buona?”. La preoccupazione riguarda non solo la mobilità, ma anche la qualità dell’aria, compromessa da veicoli fermi per ore specie in un contesto come questo con alta pressione atmosferica, condizioni di stabilità con assenza di vento e pioggia, favorendo quindi il ristagno delle polveri sottili negli strati bassi dell’atmosfera. Il ponte dell’Immacolata ha messo in luce un nodo irrisolto: la mancanza di soluzioni radicali da parte della politica sovracomunale. Le misure temporanee – divieti di transito, semafori intelligenti, pattugliamenti – si rivelano insufficienti di fronte a un fenomeno che si ripete ogni anno e che rischia di aggravarsi con l’avvio della stagione sciistica. Con l’inverno appena iniziato e i prossimi weekend di afflusso verso piste e mercatini, la tensione resta alta. Senza interventi strutturali, il rischio è che ogni rientro si trasformi in una prova di pazienza per automobilisti e residenti, con conseguenze pesanti sulla vivibilità e sull’immagine turistica del territorio.
L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.
Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui