Ucraina, dopo i colloqui a Berlino si auspica un accordo sulla pace a breve

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Si sono conclusi dopo quasi due ore a Berlino i negoziati tra il presidente ucraino Zelensky e la delegazione americana guidata dall’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e dal genero e consigliere di Donald Trump, Jared Kushner. Lo rende noto Ukrinform citando una fonte della delegazione ucraina a Berlino.

Kiev ha parlato di colloqui costruttivi e produttivi, con progressi concreti. “Ci auguriamo di raggiungere un accordo che ci avvicini alla pace entro la fine della giornata” rendono noto. Stasera nella capitale tedesca è attesa anche la premier Giorgia Meloni. Volodymyr Zelensky ha intanto annunciato che Kiev è disposta ad abbandonare la richiesta di adesione alla Nato.

Zelensky è stato oggi ricevuto dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier che sebbene non ricopra alcuna carica politica, se non quella puramente rappresentativa, ha avuto rapporti tesi con il presidente ucraino. Poco dopo l’inizio dell’invasione russa, Kiev aveva infatti fatto sapere di non volere una visita di solidarietà programmata dal presidente. Il motivo era che Steinmeier, durante il suo mandato da ministro degli Esteri, intendesse rafforzare la dipendenza energetica dalla Russia oltre ai suoi stretti legami con l’allora omologo russo, Sergej Lavrov. Tuttavia, il presidente tedesco ha successivamente ammesso di essersi “sbagliato” nella sua valutazione del carattere del presidente russo Putin e di aver commesso “errori” nei rapporti con Mosca, e quindi i rapporti con Zelensky si sono normalizzati.

Dopo l’incontro con Steinmeier, il presidente ucraino sui social ha scritto: “È importante garantire la sovranità, l’integrità territoriale e la protezione degli interessi nazionali dell’Ucraina. Sono grato che la Germania sostenga questa posizione in linea di principio. Ho informato il presidente del lavoro con gli Stati Uniti per una pace dignitosa, garanzie di sicurezza affidabili e ripresa economica”.

Intanto la giustizia internazionale si appresta a compiere un nuovo passo a sostegno dell’Ucraina. Domani, nel corso di una conferenza di alto livello a L’Aja, sarà istituita la commissione del Consiglio d’Europa incaricata di esaminare e valutare le richieste di risarcimento presentate dalle vittime dell’aggressione russa. Si tratta della seconda fase del meccanismo – promosso anche dall’Italia – che nel 2023 ha visto la nascita del registro dei danni.

Alla cerimonia è prevista anche la presenza del presidente ucraino Zelensky, che in tarda mattinata dovrebbe anche tenere una conferenza stampa con il premier olandese Dick Schoof. L’iniziativa, a quanto si apprende, partirà con numeri senza precedenti: oltre 30 Paesi sono già pronti a sostenerla, uno dei livelli più alti di adesione mai registrati per un trattato del Consiglio d’Europa – 228 finora – nei suoi 76 anni di storia.