Wall Street Journal: “Tragedia dei cieli sfiorata per l’esplosione di un razzo SpaceX”

La ricostruzione del WSJ. Un controllore di volo disse ai piloti interessati: “Se volete andare a San Juan lo farete a vostro rischio e pericolo”. In sostanza, il rischio in quella sera di gennaio, era rappresentato da un razzo di SpaceX esploso pochi minuti dopo il decollo. Pertanto, i piloti del jet che si trovavano a nord di San Juan, furono chiamati a prendere una decisione immediata: continuare il viaggio attraverso un’area potenzialmente disseminata di detriti del razzo o rischiare di rimanere senza carburante sopra l’Oceano.
Stessa situazione di pericolo per altri due aerei. Nello specifico: un velivolo dell’Iberia Airlines e un jet privato. Come risulta dai documenti della Federal Aviation Administration (Faa), i tre aerei ebbero un’emergenza carburante e attraversarono la zona temporaneamente interdetta al volo. Fortunatamente, i jet che in totale trasportavano circa 450 persone, riuscirono ad atterrare senza problemi.
L’esplosione del razzo di SpaceX causò una pioggia di detriti incandescenti in diverse zone della regione caraibica per circa 50 minuti. Sempre secondo la Faa, i controllori di volo furono bravi a tenere gli aerei lontani dalle zone a rischio. I documenti, inoltre, evidenziano che SpaceX non informò immediatamente l’agenzia dell’esplosione tramite la linea telefonica di emergenza che si usa in questi casi.