Kaabouri, le opposizioni all’attacco del consigliere comunale: “Parole inaccettabili”

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Non si placano le polemiche relative alle dichiarazioni di solidarietà del consigliere comunale thienese Alaeddine Kaabouri nei confronti di Mohammad Hannoun, arrestato il 27 dicembre scorso con l’accusa di aver finanziato Hamas.

“Le dichiarazioni rilasciate dal consigliere Kaabouri in difesa di Hannoun, accusato di essere una cellula di Hamas, sono estremamente gravi e inaccettabili – commenta Andrea Busin, consigliere comunale della Lega -. Ancora più grave è l’accusa rivolta alle Forze dell’Ordine, definite come protagoniste di un’operazione repressiva condotta sotto la ‘regia’ del governo Meloni. È doveroso ribadire con forza che Polizia e Guardia di Finanza non rispondono a logiche politiche contingenti, ma operano nell’esclusivo interesse della salvaguardia della libertà, della sicurezza dei cittadini e della difesa della nostra Nazione. Mettere in dubbio la loro autonomia e il loro operato significa delegittimare istituzioni fondamentali dello Stato”.

“Le operazioni di questo tipo – continua Busin – non nascono da improvvisazioni, ma sono il risultato di indagini complesse e pianificate nel tempo, volte a prevenire e contrastare fenomeni che, se sottovalutati, potrebbero aggravarsi con conseguenze molto serie. Difendere pubblicamente soggetti coinvolti in simili contesti, senza conoscere gli atti e gli elementi alla base dell’indagine, è un atto di grande irresponsabilità. Ancora più preoccupante è il fatto che tali dichiarazioni mettano in difficoltà il Sindaco, l’Amministrazione comunale di Thiene e l’intero Consiglio comunale, maggioranza e minoranza comprese. Si tratta di prese di posizione personali, dettate dall’impulso e da un’impostazione ideologica che nulla ha a che vedere con la pace e il dialogo, ma che rischia invece di alimentare tensioni sociali e divisioni nella nostra comunità. In momenti così delicati è necessario senso delle istituzioni, equilibrio e rispetto per chi ogni giorno lavora per garantire la sicurezza di tutti. Su questi temi non possono esserci ambiguità né leggerezze”.

“Le parole del consigliere delegato sono inaccettabili – fanno sapere dal gruppo “Benetti Sindaco – Noi per Thiene” -. Schierarsi con Hannoun e contro le istituzioni che hanno eseguito arresti regolari è un fatto gravissimo per chi ricopre un ruolo pubblico. Attendiamo ora una risposta chiara a tutto il Consiglio Comunale e una presa di posizione netta del Sindaco, perché la credibilità delle istituzioni non può essere messa in discussione da dichiarazioni così irresponsabili. Per questo riteniamo necessario chiedere le sue dimissioni dal ruolo di Consigliere Delegato e una seria valutazione da parte della scuola professionale dove insegna sulla compatibilità delle sue affermazioni con la funzione educativa che svolge”.

“Forza Italia si dissocia in modo chiaro e totale dalle dichiarazioni del consigliere comunale di Thiene Alaeddine Kaabouri, che ha espresso sostegno nei confronti di Mohammed Hannoun, arrestato con accuse gravissime legate al finanziamento di Hamas – dice Umberto D’Anna, segretario del circolo thienese di Forza Italia -. La libertà di espressione è un diritto fondamentale, ma non può mai diventare pretesto per giustificare o legittimare organizzazioni terroristiche o comportamenti che colpiscono la sicurezza e i valori democratici del nostro Paese. Forza Italia ribadisce la propria fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine e condanna senza ambiguità ogni forma di terrorismo ed estremismo. Chi ricopre incarichi pubblici ha il dovere di mantenere responsabilità istituzionale e chiarezza: manifestare sostegno a soggetti sospettati di fiancheggiare il terrorismo è un fatto politicamente e moralmente inaccettabile, che compromette la credibilità del Comune e si pone in aperto contrasto con i valori democratici e civili dell’Italia. Il nostro impegno resta fermamente ancorato ai principi di legalità, rispetto delle regole e difesa dello Stato di diritto, senza zone d’ombra e senza distinguo”.

Non manca, tuttavia, anche chi prende le difese di Kaabouri. È il caso, ad esempio, del “collega” Carlo Cunegato, consigliere comunale per Coalizione Civica Schio nonché fresco di elezione al Consiglio regionale del Veneto nelle file di Alleanza Verdi e Sinistra. “Conosco Alaeddine Kaabouri – ha scritto Cunegato sulla sua pagina Facebook -. Nel suo post ha sbagliato”. Tuttavia, prosegue, “l’attacco della destra a questo ragazzo è davvero becero. Le manifestazioni a cui abbiamo partecipato non erano per Hamas, ma per la sopravvivenza e l’autodeterminazione del popolo palestinese. Si deve essere per i palestinesi, senza essere per Hamas. Sono convinto che Alaeddine abbia scritto d’istinto, sbagliando, come spesso ci capita”.

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