Carica batterica nell’acquedotto anche a Montorso. Le regole su cosa è vietato (e cosa no)

La contaminazione batterica dell’acquedotto di Arzignano riguarda anche il Comune di Montorso, in particolare la zona servita dal serbatoio Poiaracca. Nessun problema è stato rilevato negli altri Comuni serviti da Acque del Chiampo.

Lo ha comunicato oggi la società che gestisce il ciclo integrato dell’acqua, dopo che ieri si era resa necessaria un’ordinanza urgente nei due Comuni per vietare il consumo dell’acqua che sgorga dai rubinetti, dopo che le analisi dell’Ulss 8 Berica avevano rilevato dati fuori norma per quel che riguarda alcuni parametri microbiologici come escherichia coli, enterococchi intestinali e batteri coliformi.

Acquedotto contaminato: ordinanza urgente vieta il consumo

Infatti il serbatoio Poiaracca con i suoi 1,5 milioni di litri di capacità massima è il più grande di Arzignano e serve in parte anche Montorso. Per questo l’ordinanza urgente della sindaca di Arzignano Alessia Bevilacqua riguarda tutto il territorio comunale, mentre quella della prima cittadina di Montorso Emma Baron riguarda “solo” sedici vie e specificatamente: via Spinino, via Valle Grande, via Dell’economia, via Ponte Cocco, via Onea, via Creta, via Trento, via Motti, via Darramara, via Bellimadore, via San Marcello, via Colombara, via Trieste, via Pantiere, via Valverde e via Zanella.
A questa sera Acque del Chiampo ha comunicato che non sono ancora ultimati gli accertamenti analitici sulla rede di distribuzione e che quindi per domani sono in programma nuovi aggiornamenti sulla situazione. Le due ordinanze che vietano l’uso dell’acqua a scopo potabile sono, quindi, ancora vigenti. 

Il vademecum dell’Ulss 8 

Il servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Ulss 8 Berica, intanto, ha diffuso una nota informativa per i cittadini su cosa è possibile fare e cosa invece no.
Cosa è vietato: l’acqua dell’acquedotto non va bevuta, nè usata per preparare alimenti (ad esempio tè e caffè), così come non va usata per lavare gli alimenti (ad esempio per lavare frutta e verdura), nè per cuocere gli alimenti (ad esempio la pasta o il riso).
Cosa è consentito fare: usarla per la doccia e l’igiene personale, il lavaggio dei denti, degli indumenti e delle stoviglie.
Sono in corso controlli continui e verifiche sui sistemi di clorazione dell’acqua e per ogni necessità di chiarimenti è possibile rivolgersi alla Direzione del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (email: segreteria.sian@aulss8.veneto.it).

 

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