Disabile cade da una rampa, batte la testa e muore durante un’uscita della Rsa

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E’ successo mercoledì 6 marzo ad Arzignano alla pasticceria Olivieri: Daniele Moretto, 56 anni, è caduto dalla carrozzina elettrica ed è morto. Ora le sorelle chiedono si faccia piena luce sui fatti.

Moretto, di Povolaro di Dueville, ospite di una Residenza Sanitaria Assistenziale in quanto disabile al cento per cento, durante la gita organizzata dalla struttura è precipitato con la sua carrozzina elettrica dalla rampa della pasticceria ed ha sbattuto la testa, perdendo la vita. Una tragedia assurda, sulla quale cui i familiari chiedono con forza sia fatta piena luce, con le relative responsabilità.

L’uomo a causa di un ictus che lo aveva colpito alcuni anni fa, aveva riportato pesantissime conseguenze, rimanendo disabile, del tutto non autosufficiente, e le due sorelle, una delle quali era anche la sua tutrice, lo avevano ricoverato presso la Rsa “Il Giardino dei Tigli” di Altavilla Vicentina, perché fosse meglio seguito e potesse effettuare la riabilitazione: il cinquantaseienne si muoveva infatti con una carrozzina elettrica attrezzata grazie alla quale riusciva anche a comunicare scrivendo, dato che aveva perso anche l’uso della parola. Peraltro, anche la mamma novantenne è ospite dell’annessa casa di riposo “Papa Albino Luciani” dove aveva scelto lei stessa di andare per restare vicina al figlio.

Per mercoledì la struttura, come accade spesso, aveva organizzato un’uscita per gli ospiti, alla Grotta di Lourdes al Santuario di Chiampo, sempre nel Vicentino, e durante il tragitto in pullmino gli addetti del Giardino dei Tigli si sono fermati alla pasticceria Olivieri di Arzignano per far fare colazione agli ospiti. Ed è qui che Moretto ha risalito con la sua carrozzina elettrica la rampa per disabili di accesso all’esercizio, priva però di qualsiasi protezione, per entrare in pasticceria e, giunto in cima, è precipitato di sotto battendo la testa sui gradini sottostanti.

Il disabile è stato soccorso dagli operatori sociosanitari che hanno dato l’allarme ed è stato condotto in ambulanza all’ospedale di Arzignano, da dove però è stato immediatamente trasferito al San Bortolo di Vicenza in ragione delle sue condizioni gravissime: Moretto aveva riportato un pesante trauma cranico e aveva in atto un’emorragia cerebrale massiva. Al San Bortolo è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza, ma non ce l’ha fatta: è deceduto praticamente in sala operatoria.

Informate dalla Rsa della tragedia, oltre al dolore per l’improvvisa perdita, le sorelle della vittima sono rimaste scioccate dall’intera dinamica dei fatti, di cui non riescono a capacitarsi, e ora si aspettano che siano accertate tutte le responsabilità. Le due donne, per essere assistite, fare chiarezza su tutta la vicenda e ottenere giustizia per il fratello, attraverso l’Area manager per Vicenza e Verona Alessio Rossato, si sono affidate a Studio3A-Valore, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e si attendono risposte dalle indagini.

Sul posto infatti sono intervenuti anche i carabinieri di Arzignano, che hanno ovviamente avvisato l’autorità giudiziaria che deve avere aperto un fascicolo; ai familiari di Moretto non sono ancora giunte notifiche dalla Procura di Vicenza ma si sa già che sarebbe stata predisposta per martedì mattina alle 10 l’autopsia sulla salma per accertare le cause del decesso: per le operazioni peritali Studio3A metterà a disposizione un proprio consulente tecnico medico legale per la parte offesa.