Divano e altri mobili gettati nel Guà. Il rimbalzo di responsabilità costa 500 euro

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Il divano abbandonato sul letto del torrente a fine novembre 2020

Una sanzione da 500 euro e una “ramanzina” da parte della polizia locale per un 64enne di Montecchio Maggiore, che lo scorso fine novembre aveva gettato un divano e altri mobili di casa nell’alveo del torrente Guà, suscitando sdegno diffuso tra i cittadini dopo il tam-tam delle immagini pubblicate sui social.

Un gesto di malsana inciviltà, avvenuto all’interno del territorio comunale di Arzignano, che era rimasto senza giustizia. Visto che il responsabile di aver reso una discarica abusiva l’area verde non aveva lasciato alcuna traccia nè elementi utili per rintracciarlo e presentargli il “conto”, almeno fino ai giorni scorsi.

Grazie anche alla “missione di pulizia” portata avanti da un gruppo di ragazzi calciatori del Calcio Tezze e dell’Us Costo ai primi di gennaio, infatti, sono emersi alcuni indizi utili che, riportati agli agenti del comando polizia locale Ovest Vicentino, hanno permesso di risalire al “lordatore seriale”. Un cittadino castellano che, tra l’altro, si occupa per mestiere di sgomberi e traslochi, e conosce perfettamente le regole di smaltimento di questo tipo di materiali. Lo stesso – B.L. le iniziali – avrebbe dichiarato di aver prestato il furgone di sua proprietà proprio in data 25 novembre, mezzo da cui sono stati scaricati i mobili dopo averli prelevati in un’abitazione privata. Forse lo scarico abusivo è da attribuire a un non meglio precisato “amico”, ma fino a prova contraria toccherà al titolare sorbirsi la multa da 500 euro e anche lo sdegno pubblico emerso nei giorni in cui è avvenuto lo sgombero. Almeno fino a quando la sua versione rimarrà tutta da verificare.

L’indagine quindi si è rivelata efficace, dopo un primo nulla di fatto a fine novembre. In seguito alla svolta registrata circa un mese fa anche grazie al contributo dei volontari che con tanta buona volontà e senso civico si sono dedicati all’ambiente: qualcuno tra questi avrebbe riconosciuto degli oggetti abbandonati, innescando un passaparola che ha portato a una testimonianza utile per sanzionare il colpevole: il 64enne residente nella vicina città vicentina ha ammesso  di fronte agli agenti di essere il proprietario del furgone individuato. Chi si era liberato dei mobili (estraneo all’illecito) si era rivolto infatti a personale specializzato, fornendo poi le indicazioni utili alla polizia locale per chiedere delucidazioni in merito una volta informato della fine che avevano fatto i mobili.

Se la giustificazione addotta del prestito temporaneo del mezzo di trasporto a un conoscente fosse veritiera, toccherà al piccolo imprenditore in via privata rifarsi dei 500 euro dall’amico reale o immaginario che sia. Decisiva per portare comunque a risolvere “il caso sporco” la buona azione legata alla pulizia dell’argine del Guà portata “in campo” dai giovani calciatori e dirigenti dei club sportivi arzignanesi lo scorso 10 gennaio, insieme al consigliere comunale Mario Zuffellato ed altri cittadini. Una trentina di persone in tutto che dedicarono la domenica, ricevendo in cambio anche i complimenti del sindaco Alessia Bevilacqua.