La devastazione dopo la bufera vista dall’alto: in un video le immagini dai droni

In una parola: devastazione. Se ne è parlato e scritto tanto in questi giorni a partire da sabato scorso, e si sono centinaia tante immagini scattate per immortalare i danni del maltempo, prima che gli arzignanesi, sorretti da vigili del fuoco, Protezione Civile e tanti volontari, si mettessero subito all’opera per voltare pagina.

Ora un filmato diffuso in queste ore dal Comune di Arzignano mostra uno sguardo dall’alto delle conseguenze del nubifragio patite da abitazioni, capannoni, impianti sportivi, luoghi di culto e scuole. Proprio dallo stesso cielo da cui dalle 15.30 del 29 agosto si è scatenata la tromba d’aria con pioggia e grandine che provocato milioni di euro di danni.

Alberi di grandi dimensioni crollati sotto la spinta di raffiche di vento anche oltre i 120 km/h, capannoni divelti delle coperture, abitazioni rurali sventrate dalla furia del tifone che ha risparmiato – ad Arzignano, non nella vicina Trissino – la sola zona industriale. Altrimenti l’ammontare del disastro sul piano economico si sarebbe almeno triplicato. Immagini regalate dalla prospettiva aerea che contribuiscono a cogliere la reale portata del devastante impatto di un temporale estivo che ha assunto le proporzioni di un evento atmosferico terribile per la città e la vallata, con proprio Arzignano epicentro suo malgrado.

Nel video realizzato dal Comune, diffuso dall’assessore alla Sicurezza Enrico Marcigaglia, si vede una ricognizione parziale dei danni effettuata attraverso un drone con telecamera lunedì scorso, a distanza di due giorni dall’ondata di maltempo. Si ricavano dalle immagini i danni più importanti, quelli che necessitano di tempo e lavori a lungo termine per essere risolti e ripristinare lo status quo precedente. Rami pericolanti, alberi spezzati, tegole e pezzi alluminio finiti in strada e nei giardini, già il giorno dopo erano spariti dalla vista degli arzignanesi, con gli stessi cittadini ad adoperarsi subito per “rimettere in sesto” la città del Grifo, la propria casa.