Pazienti violenti in pronto soccorso: altro caso nel Vicentino. Intervengono i carabinieri

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L'ingresso dell'Ospedale di Lonigo

La notte scorsa si è ripetuto un nuovo episodio preoccupante in un ospedale del Vicentino, in pronto soccorso, soprattutto per il personale medico e infermieristico impegnato nei turni di lavoro. Era trascorsa da poco la mezzanotte di ieri quando un pensionato di 66 anni, residente a Sossano, sarebbe andato in escandescenza dopo esser stato sottoposto a una visita all’interno del polo sanitario di Lonigo. L’uomo, che lamentava forti dolori al ventre, non aveva accolto di buon grado le dimissioni, perdendo la ragione e aggredendo verbalmente con insulti pesanti e minacce il personale presente in quel momento.

I dipendenti pubblici dell’ospedale civile locale non hanno potuto che effettuare una chiamata al 118, con i carabinieri di Noventa a recarsi con la massima urgenza sul posto per evitare che la situazione ad alta tensione degenerasse ulteriormente. Una volta ascoltata la versione del paziente recalcitrante – lamentava di non essere stato visitato in maniera adeguata secondo la nota del comando provinciale dell’Arma – e verificato al contrario la correttezza delle procedure mediche, il pensionato è stato invitato a ritrovare la calma e riportato a più miti consigli, evitandogli una possibile denuncia.

Un nuovo caso che, per quanto di entità minore rispetto ad altri recenti, evidenzia una recrudescenza di episodi di violenza nelle sale d’aspetto e d’accoglienza degli ospedali, spesso da parte di pazienti. D’attualità il fatto avvenuto pochi giorni fa al San Bortolo di Vicenza, anche se in quell’occasione a contribuire ad esacerbare gli animi fu uno stato psicofisico alterato dall’assunzione di alcolici e stupefacenti.