Aiutate 135 famiglie del paese con i buoni spesa. Il bilancio sociale di tre mesi di Covid

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Uno dei buoni spesa col "sigillo" del comune di Montebello

Contributi complessivi per 35 mila euro, 135 le famiglie montebellane in difficoltà aiutate grazie ai buoni spesa riservati all’acquisto di generi alimentari. E’ questo il primo bilancio a metà tra l’economico e il sociale diffuso dall’amministrazione comunale, dopo la parentesi critica dei tre mesi di emergenza sanitaria che ha sconvolto il pianeta.

Per quanto riguarda Montebello, cittadina di confine tra le province di Vicenza e Verona che conta circa 6.500 abitanti, gli aiuti sono stati concreti e hanno raggiunti tutti i nuclei familiari che avevano diritto agli acquisti attraverso i tagliandi da spendere presso i dieci  punti vendita tra supermercati, negozi e attività al dettaglio della zona. Erogati puntualmente da marzo a maggio, ne hanno beneficiato in tutto circa 500 cittadini residenti, poco meno dell’8% della popolazione locale.

Dei 35 mila ero disponibili la quasi totalità sono stati destinati ai buoni spesa, appunto, mentre una quota pari a 1.500 euro sono stati affidati all’associazione Auser, impegnata con i propri volontari durante il periodo di lockdown nella preparazione di e distribuzione di viveri dove fosse necessario. Come si è visto in altri comuni vicentini tra i volontari che hanno suonato i campanelli di casa in casa ci sono stati anche alcuni assessori comunali – Roberta Sinico e Francesco Gentilin -, anche per evitare spostamenti potenzialmente pericolosi dei cittadini nel periodo più critico della diffusione dei contagi. Tra le attività presenti sul territorio, da segnalare le iniziative dei due supermercati Alì e Crai: in entrambi i casi è stato applicato uno sconto – gradito – ulteriore, del 10%, sulla spesa.

Da segnalare infine il buon esito di una raccolta fondi di solidarietà, che sfiora i 5 mila euro ed è ancora aperta. A proporla il Comune, a rispondere all’appello tanti privati e aziende di Montebello. “Sono finora giunte donazioni pari a 3.500 euro da parte di imprese e pari a 1.470 euro da parte di persone fisiche – spiega il vicesindaco e assessore al bilancio Anna Cracco -. Ringraziamo tutti, ma l’emergenza non è finita. Chi volesse contribuire, può ancora farlo. Abbiamo bisogno di generosità e sensibilità di più persone possibili”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco: “Stiamo lentamente tornando alla normalità – sottolinea Dino Magnabosco -, ma gli strascichi potrebbero essere purtroppo molto lunghi. Solo una comunità unita e solidale può fronteggiarli in modo il più possibile efficiente”.