Medio Chiampo, bilancio 2019 approvato. Fatturato stabile a 17 milioni di euro

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Il depuratore di Medioa Chiampo Spa nello sfondo e il presidente Giuseppe Castaman nel riquadro

Tre milioni di euro di flusso di cassa reinvestiti quasi interamente a fronte di un fatturato di 17 milioni di euro. Sono questi i numeri più indicativi del bilancio 2019 di Medio Chiampo Spa, l’ente gestore del servizio idrico integrato dei comuni di Montebello Vicentino, Zermeghedo e Gambellara. Un consorzio a spinta pubblica, ma che opera nel mercato come soggetto privato, che serve oggi 12 mila cittadini in ambito civile. Di ben altra portata, invece, la portata dei reflui industriali, con una quarantina circa le aziende collegate agli impianto, per buona parte anche se non esclusivamente afferenti al settore della concia. E una sessantina di dipendenti che ne fanno di fatto una delle aziende più importanti dell’Ovest Vicentino.

Il segno “più” viene dall’importo riservato agli investimenti, oltre che nel bilancio ambientale della rete e dell’impianto di depurazione. Cifre snocciolate in abbinamento agli interventi completati nel corso del 2019 che confermano e certificano lo stato di buona salute dell’azienda in compartecipazione. Peraltro in linea con il rendiconto dell’annata precedente riguardo al “giro d’affari” nel suo complesso e con la rinnovata opportunità di investire gli utili in opere di pubblica utilità per il bacino di riferimento. A partecipare alla seduta programmata i primi cittadini di due dei tre enti consociati, vale a Dino Magnabosco e Luca Albiero.

“Il fatturato è di circa 17 milioni di euro, in linea con l’anno precedente – si legge nella nota diffusa a margine dell’assemblea dei soci -, il cash flow ammonta a circa 3 milioni di euro e ha permesso di generare investimenti che superano i 2.800.000 euro, oltre 900 mila in più rispetto al 2018. Un capitolo consistente di questi investimenti riguarda gli interventi sulle reti acquedottistiche e fognarie, come da prassi consolidata ed esigenze pratiche, ma una fetta alquanto significativa di risorse ha assunto rilevanza nel campo dell’innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e alla tutela della salute.

Tra le iniziative recenti degne di maggior menzione il sistema di filtraggio Pfas zero a servizio dell’acquedotto di Zermeghedo e l’impianto di abbattimento dell’idrogeno solforato presso l’impianto di depurazione principale di Montebello. Oltre ai numeri sono stati evidenziati anche alcuni dettagli tecnici significativi. Dal grado di stabilità dell’impianto di depurazione, con valori analitici dei reflui allo scarico che continuano a mantenersi ampiamente entro tutti i limiti alla quantità effettiva dei fanghi prodotti, circa 7 mila tonnellate, in linea con l’andamento recente ma decisamente inferiore rispetto alle 11 mila tonnellate del 2016. A questi si aggiunge il dato relativo alla quantità di secco dei fanghi, oggi rappresentata dall’80%, contro il 75% del 2016. Risultati spiegati come frutto di investimenti tecnologici e di un costante miglioramento gestionale, grazie alla capacità di organizzazione e all’inserimento di professionalità che hanno arricchito quelle esistenti.

“L’assemblea dei soci,– afferma il presidente di Medio Chiampo spa Giuseppe Castaman – ha approvato un bilancio che rafforza un’azienda che consideriamo presidio ambientale permanente, a servizio della comunità e del tessuto produttivo che rappresenta la ricchezza del nostro territorio. I risultati raggiunti ci incoraggiano a proseguire in questa direzione e a portare avanti la nostra progettualità”