Muore solo in casa. Ritrovato senza vita un ex impiegato delle Poste Italiane

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Se ne è andato senza disturbare Gianfranco Barban, e avvolto nel silenzio è rimasto esanime nel suo appartamento fino a quando i vicini, che lo credevano probabilmente in vacanza, non si sono insospettiti. A distanza di una decina di giorni dall’ultima volta che lo avevano visto sull’uscio della porta di casa a Montebello, dove l’uomo di 65 anni viveva in solitudine in attesa dell’imminente pensione. E al termine di tanti anni di lavoro come impiegato delle Poste Italiane, facendosi conoscere e apprezzare in vari paesi dell’Ovest Vicentino.

Il corpo senza vita del prossimo pensionato è stato trovato lunedì, al terzo piano del condominio dove risiedeva da tempo. A scardinare la porta per accedere all’appartamento di “Franco” – così era conosciuto dagli amici del paese – sono stati i vigili del fuoco, intervenuti in compagnia dei carabinieri dopo una segnalazione proveniente dai vicini, preoccupati per la prolungata assenza.

Qualcuno di loro presagiva, forse, il triste destino a cui era andato incontro il vicino gentile e riservato, che salutava tutti con garbo e cortesia. Un uomo mite, appassionato di musica di cui era un gran cultore, dai valori e principi saldi: il rispetto per l’ambiente e degli animali, l’obiezione di coscienza, il no al razzismo e il sì all’accoglienza sono stati dei capisaldi su cui ha costruito la sua esistenza e per i quali si era speso in prima persona.

Nessun elemento porterebbe a ipotizzare un’origine violenta del decesso, avvenuto quindi ragionevolmente a causa di un malore, in considerazione del fatto che l’uomo accusava da alcuni mesi dei problemi di salute, tanto da richiedere l’aspettativa dal lavoro. L’ex dipendente delle poste aveva lavorato a Zovencedo e Sossano nei decenni prima del periodo di riposo, ma anche a Montebello dove risiedeva, tra l’altro poco lontano dagli uffici dove aveva prestato servizio.