“Bussiamo a tutte le porte”: le Mamme No Pfas incontrano Di Maio

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Luigi di Maio, candidato premier per il Movimento 5 Stelle in tour nel Veneto, ha incontrato un gruppo di Mamme No Pfas rappresentanti le tre province della cosiddetta “zona rossa” contaminata da pfas nell’acqua: Vicenza, Padova e Verona.

“Gli abbiamo spiegato- raccontano – come è nato il loro gruppo, in seguito all’esito dello screening del sangue dei nostri figli che ci ha destato grande preoccupazioni. La quantità di Pfoa per millilitro di sangue è risultata fino a 40 volte il limite previsto. Da allora abbiamo incontrato varie autorità per capire, chiedere un confronto e delle azioni concrete per risolvere il problema. A Di Maio e al Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto che venga sollecitato un tavolo di lavoro tra Ministero dell’ambiente e Regione per trovare un accordo sul finanziamento delle nuove fonti acquedottistiche, la bonifica del sito inquinato ubicato sotto lo stabilimento della Miteni che è stato riconosciuto ancora inquinante, maggiori informazioni sul biomonitoraggio degli alimenti, l’azzeramento dei limiti di sversamento delle sostanze delle industrie chimiche da parte del Ministero. Abbiamo anche chiesto che venga ampliata la zona oggetto di screening e che i fanghi reflui non siano sversati come ammendanti”.

A tal proposito, per evitare l’inquinamento di terra e falde, le mamme chiedono che venga applicato il decreto legislativo 99 del ’92, che all’articolo 3 dispone che “i fanghi non contengano sostanze tossiche e nocive [….] in concentrazioni dannose per il terreno, per le colture, per gli animali, per l’uomo e per l’ambiente in generale”.

I Consiglieri regionali M5S Jacopo Berti e Manuel Brusco, presidente della Commissione Pfas, e il deputato Luigi Di Maio hanno ascoltato le loro istanze e hanno risposto riportando i loro interventi politici in merito a questi problemi e le loro prossime proposte.