Ruba la carta prepagata in negozio e compra merce on line per 8 mila euro

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Gli ammanchi si sono susseguiti dopo il furto della tessera, attraverso acquisti on line

Era stata abile sia dal punto di vista della destrezza, da perfetta “manolesta”, e in un secondo momento “armata” della tastiera di un personal computer. A distanza di circa 2 mesi dal furto di una carta ricaricabile, però, una giovane donna friulana di 33 anni è stata individuata e denunciata dai carabinieri della compagnia di Valdagno. Nel frattempo, però, aveva acquistato articoli di ogni tipo on line, per un valore complessivo di circa 8 mila euro.

Che dovrà risarcire alla legittima proprietaria, una ragazza vicentina di Montecchio Maggiore che si era resa conto in maniera tardiva degli ammanchi dal conto bancario legato alla prepagata. Quando ha provveduto al blocco, infatti, il “rubinetto” aveva già distribuito a più siti di e-commerce la somma ingente ora pretesa di ritorno da parte della responsabile delle operazioni, accusata di furto aggravato.

Il fatto da cui a monte è scaturita la prolungata condotta illecita risale ai primi di agosto. Approfittando di una disattenzione della giovane castellana, la scaltra 33enne avrebbe sottratto la tessera magnetica, senza che che la titolare se ne accorgesse, in circostanze ancora poco chiare all’interno di un negozio. Contestualmente avrebbe quindi carpito anche il codice di sicurezza, forse annotato nella stessa custodia, per poi agire così indisturbata in internet facendo “spesa grossa” su noti portali di articoli poi spediti direttamente all’indirizzo indicato. A tradirla, però, l’indirizzo di spedizione dei costosi articoli consegnati puntualmente dalle aziende contattate, totalmente estranee alla vicenda.

Ad un successivo acquisto che intendeva pagare con la modalità digitale nei giorni seguenti, la giovane si è resa conto della scomparsa della tessera prepagata, credendo di averla smarrita. In questo frangente sono emersi gli ammanchi da centinaia di euro uno dietro l’altro, risalenti ai giorni seguenti all’ultimo utilizzo effettivo da parte della proprietaria, alla quale non è rimasto che recarsi subito al comando territoriale dell’Arma per chiedere aiuto.

Le indagini dei militari comandanti dal capitano Danilo Ciampini hanno permesso di risalire nell’arco di pochi giorni a chi aveva effettuato le compravendite non autorizzate, risalendo all’indirizzo in Friuli della presunta – soltanto ad oggi – colpevole.