Ruba il bancomat a un’anziana in visita ai parenti in cimitero. E s’intasca 1.500 euro

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Il parcheggio lungo il viale alberato del cimitero cittadino dove è avvenuto il furto

Sono due i reati contestati a una giovane ragazza di 21 anni ma già “vecchia conoscenza” delle forze dell’ordine, ai quali si aggiunge il pubblico sdegno per aver derubato un’anziana del paese in visita ai parenti defunti. A quest’ultima la donna denunciata per furto e utilizzo indebito di carte di pagamento aveva sottratto il bancomat ai primi di agosto, a Isola Vicentina, dall’auto lasciata nel parcheggio di via della Rimembranza.

“Sfilandole” dal portafoglio virtuale 1.500 euro di denaro concreto in banconote, prelevati da uno sportello bancomat dopo aver avuto accesso anche al codice pin di sicurezza, evidentemente e incautamente annotato a margine.

Dopo essersi accorta della sparizione della tessera magnetica e in un secondo momento dell’ammanco nel conto collegato, la vittima del furto si è recata alla stazione dei carabinieri della vicina Malo, dove i militari hanno aperto l’indagine necessaria per risalire all’autore dell’illecito. Primo passo, dopo aver verificato lo sportello bancomat da cui proveniva il prelievo non autorizzati, è stato acquisire i filmati di videosorveglianza della filiale bancaria. Una sagoma femminile corrispondeva, orario e ammontare del prelievo alla mano, al responsabile dell’atto illecito in corso.

La profonda conoscenza del territorio e soprattutto dei malviventi  abituali della zona hanno permesso di riconoscere sin dalle prime battute quella che si è rivelata la presunta artefice del furto e dei prelievi, che si era già da tempo  accaparrata la massima cifra erogabile dalla cassa continua, prima del blocco definitivo della carta. A questo punto i carabinieri maladensi si sono occupati di rintracciare la sospettata, una 21enne vicentina – D.L. le sue iniziali comunicate dal comando di Schio –  senza fissa dimora, fattore che ha complicato l’ultimo step di indagini prima di chiudere la vicenda nei giorni scorsi a due mesi di distanza. Con il fascicolo che passa ora al Tribunale di Vicenza.

Dei soldi sottratti, come è facile intuire, nemmeno l’ombra a distanza di tanto tempo. Non sarà facile per l’anziana gabbata in quest’occasione ottenere il risarcimento dovuto, verosimilmente anche in caso di condanna della ladra abituale che risulta nullatenente. Per la vittima, almeno, un monito per il futuro: non lasciare incustoditi denaro o bancomat e, ancor più, tenere separati codici personali dagli strumenti a cui sono digitalmente collegati.