Ricerche Lavezzo, non era suo il cesto da funghi ritrovato. All’alba ancora squadre nei boschi

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

L’unica traccia finora disponibile si è rivelata fuorviante nelle ricerche sull’Altopiano di Asiago di Lorenzo Lavezzo, disperso tra boschi e monti della zona di Campolongo dal mattino di domenica. Da ormai 4 giorni il 58enne di Arzignano sembra sparito nel nulla, nonostante una decina di squadre di volontari, specialisti della montagna, continuino a setacciare ogni anfratto per un’area estesa a una decina di chilometri dal punto dell’ultimo avvistamento del disperso.

Anche l’utilizzo degli elicotteri per il sorvolo e in seguito dei droni non ha sortito gli effetti sperati, anche a causa dei fitti boschi e di ampie aree coperti dagli schianti della tempesta Vaja dell’autunno 2018. Sono ore comprensibilmente di apprensione profonda quelle che stanno trascorrendo i famigliari nell’Ovest Vicentino, costantemente in contatto con le forze impiegate nelle ricerche.

A distanza di quasi 100 ore dall’ultima volta che un escursionista ha incrociato Lavezzo, intorno alle 9 di domenica 20 settembre in territorio montano di Rotzo, l’unico indizio trovato non ha portato gli esploratori a una “pista” compatibile con gli spostamenti del fungaiolo arzignanese. Si trattava di un tipico cestino di quelli utilizzati come contenitori. Il ritrovamento in località Millegrobbe a Luserna, già segnalato la stessa domenica mattina ma troppo lontano – circa 16 chilometri secondo una nota del soccorso alpino – da dove l’uomo aveva imboccato il sentiero di partenza dopo essersi diviso dal fratello. In ogni caso, poi, ieri i familiari hanno confermato che non apparteneva al loro congiunto.

Le perlustrazioni palmo a palmo continuano, con diverse squadre ancora presenti dal centro allestito nella chiesetta di San Francesco a Campolongo e dislocate tra i boschi già dalle prime luci del giorno con il coordinamento dei vigili del fuoco di Vicenza. Anche la diffusione sui media e sui social della foto dell’immagine del disperso non ha sortito esiti significativi: nonostante la massiccia presenza di turisti ed escursionisti nessuno lo avrebbe incrociato dopo le 9 di domenica, ora dell’ultimo avvistamento. Rimane valido l’appello dei carabinieri rivolto a chiunque si trovasse 4 giorni fa in quelle zone a segnalare eventuali incontri con la persona ritratta nella foto.

Intanto ieri alle 15 il soccorso alpino di Asiago si era attivato a seguito della segnalazione di una donna, il cui marito era uscito di buon mattino per andare a funghi o a camminare, con il telefono cellulare che suonava libero senza mai ricevere risposta. Fortunatamente, si è trattato solo di un fraintendimento. Mentre si procedeva nel tentativo di localizzare l’auto, l’uomo, che si era recato a un pranzo con dei conoscenti, si è fatto vivo e il (falso) allarme è rientrato.