La famiglia, l’ospedale e la squadra di volley: i tre “mondi” di Rossella ne piangono la scomparsa

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Il mondo dello sport dell’Altopiano e, allo stesso, l’intero ospedale di Asiago piangono la morte prematura di Rossella Rossi, donna e mamma di soli 53 anni mancata nei giorni scorsi a causa di una grave malattia. Dirigente affidabile e instancabile allenatrice in prima persona del Volley Asiago, Rossella sul piano lavorativo è stata a lungo infermiera nel polo clinico altopianese, dipendente dell’Ulss 7 Pedemontana, dove era conosciuta da tutti i colleghi delle professioni sanitarie, affranti all’indomani della notizia triste della perdita.

Proprio la società sportiva della pallavolo ha annunciato tristemente la notizia sulla pagina social su Facebook, con un nastro nero listato a lutto e un breve messaggio di vicinanza agli affetti più cari della coach, che allenava nel settore giovanile.

Dall’autunno del 2021 aveva accettato l’incarico di membro del Consiglio Direttivo, anche qui dedicando volentieri una fetta consistente di tempo libero a favore dell’associazione sportiva locale, punto di riferimento per il volley ad Asiago e dintorni. Rossella lascia nel dolore i tre fratelli con cui era cresciuta da ragazza, Marino, Remo e Giordano, i due figli, Elisa e Cristian, e il marito Fabio Toso, tutti uniti nell’accompagnare l’anima della sorella, madre e moglie, verso il cielo.

Domani mattina, alle 11, la cerimonia religiosa di commiato si terrà al Duomo di Asiago, con la salma a giungere dall’ospedale di Bassano del Grappa. Ad affiancarsi ai familiari nel rispetto lutto per la grave perdita anche gli scout dei gruppo Masci, di cui l’altopianese nata nel 1970 era una sostenitrice e volontaria di lungo corso.