Referendum, allarme matite: a Monte di Malo il sindaco le controlla al seggio

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Il fac-simile della scheda e il sindaco Squarzon

Il primo é stato il cantante Piero Pelú che, dentro la cabina elettorale, ha notato come la matita data per votare al referendum oggi non sia indelebile. L’ allarme matite si é diffuso in tutta Italia, fino ad arrivare a Monte di Malo. Il sindaco Mosé Squarzon, viste le segnalazioni generali, ha voluto testare personalmente se il segno lasciato dalle matite elettorali potesse essere cancellabile. Il risultato del test lo ha poi scritto su Facebook, invitando i suoi concittadini a fare una X decisa sulla casella prescelta.
Questo il post del primo cittadino di Monte di Malo: ”Di fronte a numerose segnalazioni pubbliche delle ultime ore, in cui si denuncia la possibilità di cancellazione del tratto delle matite utilizzate per il voto sul quesito referendario, ho chiesto che nel mio comune venissero effettuati degli accertamenti. A MONTE DI MALO, seggio 3, in cui mi sono appena recato a votare, si è eseguito il controllo sul tratto ANCHE SULLE SCHEDE NON VIDIMATE, per capire se la possibilità di cancellazione del segno fosse diversa dalla carta semplice; ebbene, con un TRATTO LEGGERO IL SEGNO E’ CANCELLABILE ANCHE SULLA SCHEDA ELETTORALE, SENZA LASCIARE ABRASIONI VISIBILI. Invito i miei concittadini al voto ed a esercitarlo con la matita che sarà consegnata ma con ENERGICA PRESSIONE SULLA SCHEDA, al fine di esprimere con chiarezza ed a prova di cancellatura il proprio orientamento”.

Dal ministero dell’Interno, però, fanno sapere: “Le matite cosiddette ‘copiative’ sono indelebili così come, tra l’altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013  e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale. Il ministero dell’Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero, basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno, il Viminale ha acquistato 130mila matite dalla ditta Luca srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico  che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le prefetture, è bene precisare, possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni.”