Tornano i focolai Covid in casa di riposo. Ulss 7: “25 positivi tra ospiti e operatori”

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La casa di riposo "Cartigliano" alle prese con un focolaio sotto monitoraggio

Torna d’attualità, dopo mesi di “tregua ” e anche di scongiuri, il timore della diffusione del Covid-19 nelle Rsa vicentine. La notizia giunge dal centro per anziani di Cartigliano ed è stata controfirmata dai vertici sanitari dell’Ulss 7 Pedemontana. Da uno screening imposto in seguito all’emersione di alcuni casi positivi, è stata accertata la positività al tampone di quasi un terzo degli ospiti della locale casa di riposo: 19 su 69.

Per la maggioranza si tratta di anziani vaccinati nella prima tornata (16 persone) e solo tre privi di vaccino. A loro vanno aggiunti anche 6 operatori, anch’essi contagiati all’esito dei tamponi molecolari. Ad affiancare una notizia che non può che suscitare preoccupazione in attesa di ulteriori approfondimenti, la conferma che solo una manciata di ospiti del centro presenta dei sintomi legati al coronavirus. Uno stato febbrile ad oggi non preoccupante. Nessuno tra questi è stato trasferito in ospedale.

I “positivi”, posti sotto vigilanza sanitaria, al momento stanno bene e sono state attivate le procedure previste dalle linee guida regionali. All’indomani dello screening periodico il Dipartimento di Prevenzione aveva acquisito l’informativa della positività di 7 ospiti e di 7 operatori con il sistema del tampone rapido di terza generazione, disponendo poi la controprova di laboratorio dopo l’acquisizione dei campioni di tampone molecolare. Uno dei lavoratori è risultato negativo, sei invece gli “infetti”, mentre è cresciuto il numero degli ospiti della struttura di Cartigliano da 7 a 19.

Il servizio Sisp dell’Ulss 7 ha già effettuato un sopralluogo nella sede giovedì pomeriggio, per la verifica delle misure di gestione dell’emergenza in funzione del contenimento del focolaio emerso in questi giorni di fine agosto. Ora si cercherà di comprendere la tipologia del virus, le modalità di propagazione e sarà l’occasione per testare la quantità di anticorpi residui tra gli ospiti a distanza di diversi mesi dalla somministrazione del vaccino. “Nella mattinata odierna sono stati effettuati prelievi ematici su tutti gli ospiti e gli operatori per verificare il titolo anticorpale anti-Covid 19, per acquisire dati che permettano una valutazione della situazione immunologica complessiva delle persone coinvolte nel focolaio”.

“Il nostro Dipartimento di Prevenzione sta monitorando in tempo reale la situazione – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza -, ma ancora una volta voglio sottolineare l’importanza della vaccinazione, dimostrata dal fatto che su 19 ospiti positivi, tutti molto anziani e con varie problematiche di salute, alcuni sono del tutto asintomatici e altri presentano solo un po’ di febbre. Allo stesso tempo questo focolaio dimostra l’importanza di mantenere alta l’attenzione per prevenire i contagi”.