Fine della telenovela: Cristiano Ronaldo saluta la Juventus e firma per il Manchester United

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Il massimo campionato di calcio perde un altro pezzo da novanta: dopo Hakimi, Donnarumma e Lukaku, lascia l’Italia del pallone anche Cristiano Ronaldo. CR7 va a Manchester, ma non sponda City come si vociferava nelle ultime ore, bensì sponda United. Un ritorno al passato per il fuoriclasse portoghese che giocò con la maglia dei Red Devils dal 2003 al 2009. Un passato che il Manchester United peraltro ricorda nel post ufficiale con cui ufficializza l’ingaggio del lusitano: “Welcome home”.

Un bentornato a casa condito a latere dalle cifre dell’affare. La Juventus dovrebbe incassare circa 28 milioni di euro per non fare minusvalenza visto che tre anni fa versò 100 milioni nelle casse del Real Madrid. A oggi infatti Ronaldo pesa ancora sul bilancio bianconero per 28 milioni. Secondo altre fonti invece, lo United pagherà alla Vecchia Signora 23 milioni che con i bonus dovrebbero salire a 25. Ma siamo lì.

Le 48 ore di fuoco che hanno sconvolto il mondo juventino. La notizia era nell’aria da tempo: già dalla fine dello scorso campionato come scrivemmo a maggio: game over con un anno d’anticipo rispetto al quadriennale firmato nel 2018. Gli ultimi due giorni però sono stati decisivi e pieni di colpi di scena, a partire dalla panchina di Udine. Il malumore serpeggiava da entrambe le parti. Un rapporto giunto al capolinea dopo tre anni. Ronaldo stufo della Juve e della Serie A, Madama stufa di lui.

Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri non aveva intenzione di puntare su un giocatore senza dubbio fortissimo ma troppo egoista e individualista. Un calciatore che non ha mai fatto, non fa e non farà mai squadra, perché pensa solo a se stesso e alla sua azienda personale fatta di sponsor, follower e altro. Oltretutto, il club torinese non vedeva l’ora di liberarsene, dopo aver speso per CR7 più di 300 milioni (tra soldi dati al Real e ingaggio annuo) che hanno fatto saltare il banco, costringendo la Fiat a continui aumenti di capitale per saldare il costante rosso di bilancio.

E la situazione da questo punto di vista è ancora grave: lo dimostra il fatto che per prendere Manuel Locatelli dal Sassuolo, la società bianconera è stata costretta a un “pagherò”. Cioè prestito biennale gratuito con obbligo di riscatto nel tempo fissato a 35 milioni bonus compresi. Lo scrivemmo tempo fa e lo ribadiamo: l’operazione Cristiano Ronaldo è stata un fallimento totale sia dal punto di vista economico che dal punto di vista sportivo.

Ingaggiato per vincere la Champions League, con CR7 la Juventus non è andata oltre i quarti di finale. Dopo le quattro Champions alzate da Ronaldo con il Real, di cui tre consecutive, i dirigenti juventini pensarono che bastasse ingaggiare Cristiano per esorcizzare l’incubo Coppa Campioni. Equazione sbagliata e la Champions per la Juventus è rimasta una chimera. Restano i tanti gol fatti in maglia bianconera, i 2 scudetti, le due Supercoppe e la Coppa Italia. Obiettivi che nel recente passato la Juventus è stata capace di centrare a raffica anche senza Ronaldo.