CoVid-19 alla casa di riposo “La Madonnina”, minoranza chiede chiarezza

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Tiene in apprensione tutta la comunità bassanese il focolaio di CoVid-19 alla casa di riposo “La Madonnina” di Bassano del Grappa.

La struttura, salita nei giorni scorsi alle cronache per la positività di diversi anziani al nuovo coronavirus, ospita oltre sessanta anziani, e si trova al momento isolata. Per far chiarezza sulla situazione, il gruppo di minoranza Bassano Passione Comune ha mandato al sindaco Elena Pavan una lettera.

“Già in occasione dell’ultimo Ufficio di Presidenza il nostro Capogruppo aveva chiesto informazioni, ricevendo rassicurazioni di un caso isolato e 20 persone in quarantena – si legge – da allora le informazioni sono circolate solo a mezzo stampa o su gruppi social della città, fino ai due comunicati di lunedì sera: uno della Direzione della casa di riposo e uno suo, Signora Sindaca. In tali comunicati abbiamo trovato pochi numeri e ancora rassicurazioni della Direzione, oltre ai suoi rallegramenti per una situazione percepita “sotto controllo”. Ieri siamo venuti a conoscenza di 2 decessi, un anziano in ospedale e una signora 84enne in struttura, per la quale (nonostante i numerosi annunci) non è stato eseguito alcun tampone – prosegue la missiva – come per tanti altri anziani ricoverati. Sempre ieri, più volte, le sirene delle ambulanze hanno risuonato in via Trieste, alimentando ulteriori incertezze e preoccupazioni”.

Un caso che sta tenendo col fiato sospeso tutta la città. “Dal comunicato della Direzione apprendiamo che su tutti gli operatori è stato eseguito il tampone e che “alcuni” sono
risultati positivi quindi sono stati messi in isolamento – si legge ancora – ma solo dalla stampa capiamo che i dipendenti positivi sono ben 24 su 70 e ci chiediamo come possano lavorare in sicurezza quelli rimasti operativi in una struttura isolata, in emergenza
e sotto-organico. Sono giorni difficili, ma siamo convinti che in questi momenti sia ancora più necessaria una completa trasparenza e non generiche rassicurazioni. Chiediamo quindi chiarezza su quante persone sono presenti (personale e ospiti), quante di queste sono state sottoposte a tampone e quante sono risultate positive, quante persone sono in “isolamento”, e quante sono / saranno trasferite in ospedale, come è stato valutato se il personale operativo in struttura è adeguato e sufficiente per gestire la situazione, ovvero se è necessario un supporto”.

“Siamo consapevoli di vivere un’emergenza senza precedenti e in continua evoluzione, siamo certi che tutti stanno lavorando con il massimo impegno – conclude la lettera -nondimeno riteniamo necessaria, per la nostra comunità, maggiore chiarezza sulle
case di riposo e sul focolaio della città”.