Nuove aree giochi nella pediatrie degli ospedali: l’Ulss 7 ricorre alla raccolta fondi

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Sanità eccellenza? Non è bello sentir parlare di raccolte fondi quando si parla di Sanità. In particolar modo quando si parla di quella sanità veneta che ci si ostina a definire eccellenza e quando la cifra da raggiungere è esigua. Ma è quello che succede nella Ulss 7 Pedemontana, dove “per realizzare progetti migliorativi degli aspetti non strettamente sanitari nell’assistenza ai pazienti tramite la co-partecipazione di cittadini, imprese, enti e associazioni del territorio” è stato attivato un servizio di fundraising.

Una raccolta fondi, per una nuova area gioco nei reparti di Pediatria. Non un servizio fondamentale per la salute dei piccoli pazienti certo, ma quello che dovrebbe essere più o meno normale amministrazione in un paese civile. Tant’è.  Ulss 7 spiega la raccolta come un “progetto dedicato a promuovere la cultura del dono e la partecipazione attiva ai progetti sanitari e socio-sanitari dell’azienda”.

“L’iniziativa si propone come un contenitore aperto e permanente, nel quale cittadini, comitati, associazioni, fondazioni e imprese possono contribuire liberamente, attraverso una donazione, a sostenere interventi concreti che migliorano la qualità della vita delle persone assistite e delle loro famiglie, all’interno delle strutture ospedaliere dell’Azienda e nel territorio – spiegano dalla Ulss 7 –  In questo modo ogni donazione, piccola o grande, diventa parte di un percorso condiviso che rafforza il legame tra sanità e comunità, mettendo al centro la corresponsabilità e il prendersi cura reciproco”.
“Con ‘Comunità del Dono’ vogliamo valorizzare la solidarietà diffusa che da sempre caratterizza i nostri territori puntando così a migliorare alcuni aspetti che non riguardano in senso stretto la qualità dei percorsi sanitari ma in generale la qualità dell’accoglienza nelle strutture o alcuni servizi a supporto dei cittadini – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza – La salute è un bene comune: nasce dalla professionalità dei nostri operatori ma si rafforza grazie alla partecipazione attiva di chi vive e ama questa comunità”.

Il logo del progetto esprime in modo semplice e immediato questo intreccio di significati: le colline pedemontane rappresentano il territorio; il cuore simboleggia il “prendersi a cuore” i bisogni dell’altro; la mano richiama l’azione concreta del donare. Tre segni grafici che, insieme, raccontano l’essenza del progetto: un territorio che si fa cura attraverso gesti concreti di solidarietà.
“Comunità del Dono” non è quindi solo una campagna di raccolta fondi, ma un nuovo modo di costruire salute, relazioni e fiducia. Un invito a tutti i cittadini e alle realtà del territorio a essere parte attiva di un sistema di welfare condiviso, dove ogni contributo diventa un tassello di un bene più grande: il benessere comune.

Come partecipare
Partecipare alla “Comunità del Dono” è semplice: sul sito della Ulss 7 Pedemontana sarà disponibile uno spazio dedicato con l’elenco aggiornato dei progetti attivi, le modalità di donazione e le informazioni per enti, imprese o cittadini che desiderano contribuire.
Ogni donazione sarà valorizzata in modo trasparente e rendicontata, per garantire a tutti la possibilità di vedere concretamente come il proprio gesto si trasforma in cura, sostegno e vicinanza.

Il primo progetto: “Giocare fa bene alla salute”
Il primo progetto proposto alla comunità, intitolato “Giocare fa bene alla salute”, riguarda il rinnovo delle aree gioco all’interno dei reparti di Pediatria degli ospedali di Bassano, Santorso e Asiago. Per la salute e il benessere di un bambino ricoverato, infatti, le medicine non bastano: un elemento essenziale sono anche il sorriso e il gioco, specialmente durante la loro permanenza in ospedale. Per questo l’Ulss 7 Pedemontana ha deciso di proporre alla comunità di sostenere il rinnovo degli spazi dedicati a garantire gioia e serenità anche in un contesto ospedaliero ai piccoli pazienti ricoverati.

“Bastano 5.000 euro”
L’obiettivo è raccogliere contributi per un valore complessivo di almeno 5.000 euro. “Essendo un’iniziativa inedita e che mi risulta non abbia precedenti in altre aziende socio-sanitarie venete abbiamo scelto volutamente di partire con un progetto di grande valore per i nostri utenti e per la comunità, ma che richiedesse un impegno economicamente relativamente accessibile –  spiega ancora Bramezza – Va considerato infatti che l’obiettivo di “Comunità del Dono” è coinvolgere la comunità nel modo più esteso, quindi puntiamo a raccogliere donazioni anche piccole ma che hanno comunque un grande valore per il desiderio di partecipare e il senso di comunità che rappresentano”.

Il progetto
Con i fondi così raccolti, all’interno di tutti i reparti di Pediatria dell’Ulss 7 Pedemontana saranno rinnovate le aree gioco offrendo ai piccoli pazienti molteplici possibilità di svago in un ambiente su misura per loro. È prevista infatti la realizzazione di una “Zona gioco attivo”, ovvero un’area sicura e morbida dove i bambini possono muoversi liberamente e socializzare, trovando il conforto della compagnia e la gioia del movimento; non mancherà inoltre un “Angolo creativo”, dunque uno spazio ricco di materiali per stimolare la creatività e la fantasia, dove ogni bambino può dare libero sfogo alla propria immaginazione, creando opere uniche che raccontano le loro storie; infine ci sarà anche un’ “Area lettura” pensata per essere un rifugio tranquillo, dove trovare un momento di pausa con un buon libro, coccolati da un’atmosfera serena.

In questo modo, con il prezioso sostegno della comunità, una visita medica o un ricovero potranno essere vissuti con maggiore serenità, dando a ogni bambino la possibilità di sentirsi a suo agio. La raccolta fondi proseguirà fino alla fine di marzo. Il link alla pagina del sito dell’Ulss 7 Pedemontana per la raccolta delle donazioni è già attivo.

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