Pochi medici disponibili e guardie mediche “accorpate”. Ulss 7 incontra i sindaci

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Carlo Bramezza, alla guida dell'Ulss 7: le indagini da un anno a questa parte confermerebbero la campagna diffamatoria nei suoi confronti

La direzione dell’Ulss 7 Pedemontana ha acconsentito alla richiesta di alcuni sindaci del territorio di indire un incontro urgente sul tema del servizio di Continuità Assistenziale, meglio conosciuto come “guardia medica”. La carenza di medici disponibili e il mutato scenario globale degli ultimi due anni in ambito sanitario stanno creando una riduzione di quello che da più parti viene definito un servizio essenziale per la popolazione e, ad oggi, destinato ad una contrazione e ad accorpamenti tra le sedi preesistenti.

L’incontro si terrà lunedì prossimo, 29 novembre – la location in via di conferma non è ancora stata ufficializzata – nel corso di una Conferenza dei Sindaci dei due distretti, guidati da Franco Balzi primo cittadino di Santorso ed Elena Pavan omologa per il comune di Bassano del Grappa. Sarà l’occasione per rispondere a domande e perplessità da parte dei vertici dell’azienda sanitaria territoriale. Ma, soprattutto, per far fronte comune nella ricerca di soluzioni a breve termine per affrontare l’emergenza.

“La Direzione – spiega una nota diffusa da Ulss 7 nell’annunciare l’incontro – esporrà i dati relativi agli organici disponibili, gli sforzi quotidiani svolti per garantire il servizio e presenterà una proposta di riorganizzazione temporanea che sarà oggetto di confronto con i Sindaci”. A margine interviene anche il direttore generale Carlo Bramezza, che ha in mano le redini dell’ampio bacino pedemontano, sul piano sanitario. “La criticità legata alla disponibilità di medici per questo servizio è nota da tempo – sottolinea il Direttore Generale -, purtroppo nell’ultimo periodo il problema si è acuito in modo sensibile per l’ingresso nelle scuole di specializzazione di molti medici che prima prestavano servizio”.

Dinamiche note e che in passato si erano già presentate, con tempistiche mai così strette però per poter compensare le uscite con nuove entrate di persona da contrattualizzare. “È già capitato più di una volta che l’assenza all’ultimo momento di un medico per motivi contingenti rendesse necessario chiudere il servizio, perché non si è riusciti a trovare un sostituto, e questo naturalmente senza poter dare preavviso agli utenti. Dobbiamo e vogliamo garantirne la continuità, offrendo certezze ai cittadini, ed è a partire da questo obiettivo che è sicuramente condiviso da tutti che affronteremo il confronto di lunedì”.

Un incontro che è stato organizzato tempestivamente anche su iniziativa di Eleva Pavan, presidente della Conferenza dei Sindaci: “già nella giornata di oggi ho avuto un proficuo confronto con alcuni colleghi- ha spiegato -, anche alla luce delle notizie di stampa e della riunione della Conferenza dei Sindaci prevista già per lunedì. Sappiamo che la situazione è difficile ed ho proposto ed ottenuto di condividere con la dirigenza della nostra Ulss una linea comune per affrontare l’emergenza. Tutti hanno convenuto sul metodo e sulla necessità di individuare una soluzione compatibile con le esigenze del nostro territorio. Una sfida da accettare e vincere tutti assieme“.